30 ottobre 2016. Pro Patria-Seregno 2-1 (a segno Capogna, Bortoluz e Disabato su rigore, in foto grande). Sul piano strettamente tattico, la Pro Patria attuale nasce proprio quella domenica di poco più di 5 anni fa. I biancoblu arrivano da un pesante (e catartico) 3-0 con il Pontisola. Asmini e Turotti imbullonano alla panca il traballante Bonazzi imponendo però la transizione al 3-5-2 divenuto poi stigma passato e presente della parabola tigrotta. Da lì 8 vittorie in striscia, guida tecnica cristallizzata (almeno sino a marzo inoltrato) e basi poste per il laboratorio tattico poi perfezionato da Javorcic.
Analogie con la strettissima attualità? Più di una. A partire dalla fresca sconfitta per 3 gol di scarto. Anche se non è detto che a parità di imminente incrocio con il Seregno (sabato ore 14.30, stadio “Speroni”), si possa rivivere quel genere di dejà-vu. In parte perché Prina non pare indirizzato verso un cambio di copione. E in parte perché l’approssimarsi del passaggio di proprietà (lunedì o martedì i giorni utili all’annuncio) impone un’agenda prioritaria rispetto a quanto accade in campo. Curiosamente, fibrillazioni anche al “Ferruccio” causa recenti dimissioni (con propositi dichiarati di cessione) del Presidente Davide Erba.  

Celo celo, manca manca. Match di assenti. Lombardoni e Piu (infortunati), Pierozzi e Saporetti (squalificati) per la Pro Patria. Ferrari e Pozzoli (infortunati), Gentile, D’Andrea e Galeotafiore (squalificati) per il Seregno. Che recupera peraltro Cocco dal turno di stop. Premessa che rende impraticabile la possibilità di vaticinare i rispettivi undici. Quindi, meglio astenersi. Per quanto riguarda i biancoblu andranno anche valutate le condizioni di Fietta (fermatosi durante la rifinitura pre Renate).   

Seregno è, Seregno sarà, e se non sarà Seregno si rasserenerà. Primo incrocio datato 5 novembre 1933, 6 trascorsi in B, 52 complessivi in campionato (più 2 in Coppa Italia, entrambi vinti dalla Pro Patria) con buchi di frequentazione di 22 (1947/1969) e di 21 anni (1995/2016). Insomma, storia e aneddotica bustocco/brianzola piuttosto fitta. Per la stretta contabilità, 24 successi tigrotti, 14 pareggi e altrettante vittorie del Seregno (16/6/4 in via Cà Bianca). Gli azzurri non passano allo “Speroni” da più di 30 anni (20 gennaio 1991, 0-1 griffato Megna).       

Il fu Mattia Pascarella. Designazione ricaduta su Mattia Pascarella di Nocera Inferiore (Mattia Massimino di Cuneo e Mirco Carpi Melchiorre di Orvieto gli assistenti, Daniele Perenzoni di Rovereto il quarto ufficiale). Il fischietto campano è un veterano alla quarta stagione in categoria con 47 gare dirette, bilancio paritario (16 vittorie interne, 16 esterne, 15 pareggi), 198 gialli, 11 rossi (3 diretti) e 10 rigori. Lo scorso 23 maggio ha arbitrato l’andata degli ottavi playoff tra AlbinoLeffe e Modena (0-1) e in passato ha già officiato a gare di Pro Patria e Seregno. 
2 marzo 2016  Seregno – Inveruno  2-3  (Serie D)  (2 rigori e 2 espulsi, uno per parte)
14 gennaio 2018  Pro Patria – Rezzato  0-1  (Serie D)
29 novembre 2020  Pro Patria – Grosseto  0-0                                            

Giovanni Castiglioni

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