Welcome back. Antonio Raffaele e Andrea Scola concretizzano la frase “a volte ritornano” e si rivestono di grigiorosso per aiutare gli Skorpions Varese nei playoff di Seconda Divisione che cominceranno domani (ore 18.30 al “Franco Ossola”) contro i Red Jackets Sarzana.
Un ritorno a casa per i due supercampioni che avevano mosso i primi passi proprio a Varese, nei primi anni duemila, dando vita ad un’invidiabile carriera ricca di tante soddisfazioni e, soprattutto, vittorie. Colonne portanti degli ultimi straordinari anni dei Seamen Milano (nelle foto Raffaele maglia 83 e Scola maglia 51) con cinque Italian Bowl vinti in sei anni, i due ex scorpioni chiudono il cerchio tornando a Varese per mettersi a disposizione di coach Holt.
“Ho iniziato a giocare nel 2003 – racconta Raffaele –. All’epoca mio papà ogni tanto andava a vedere gli allenamenti all’antistadio e portava me e i miei fratelli con lui. Una sera decidemmo di provare e a 15 anni cominciò così la mia carriera nelle giovanili degli scorpioni dove rimasi fino al 2008”. In realtà, già l’anno dopo l’esordio, “The Tractor” (il soprannome, non casuale, del fullback classe ’87) cominciò a giocare in Prima Squadra dimostrando immediatamente le sue qualità.
Fino al 2013, inclusa una parentesi di due anni ai Daemons Cernusco tra il 2011 e il 2012, è rimasto fedele ai grigiorossi, ma la chiamata dei Seamen Milano è stata impossibile da rifiutare. Con i marinai è stato, per l’appunto, protagonista assoluto dei cinque Italian Bowl conquistati dai milanesi (l’ultimo nel 2019 sbaragliando i Guelfi Firenze 62-28) e ora l’obiettivo è solo uno: “Dopo cinque anelli vinti in Prima Divisione, spero di vincerne uno in Seconda Divisione con gli Skorpions”.
Percorso simile è quello compiuto da Andrea Scola: “Nell’inverno 2001 un amico, Marco Aletti, che frequentava il mio stesso istituto, all’uscita di scuola mi chiese di andare a provare un allenamento e da lì è stato amore pure”. Con gli Skorpions fino al 2010, poi il divorzio e l’approdo ai Rhinos Milano. “Erano parecchi anni che volevo fare il salto in Prima Divisione; avrei voluto farlo a Varese, ma il percorso di crescita degli Skorpions in quegli anni si era purtroppo arenato, e per me era arrivato il momento di cambiare”.
Ai Rhinos, tuttavia, fino al 2013 l’Offensive Lineman ha collezionato solo un playoff. “Ho quindi voluto mettermi ancor più alla prova – spiega Scola – pur sapendo che il mio passaggio ai Seamen avrebbe creato della discordia. È una scelta che non rimpiango perché i marinai sono diventati la mia squadra e con loro ho vinto i cinque Italian Bowl avendo anche l’opportunità di giocare varie competizioni europee”.
Un amore, quello per i Seamen, che è stato interrotto solo dal Covid; da qui la scelta di indossare nuovamente i colori grigiorossi degli scorpioni. “Non mi fidavo della situazione generale causata dal virus e quindi, per questioni di sicurezza, non sono riuscito a riprendere con i Seamen. Ho sposato il progetto Skorpions per queste ultime settimane perché a Varese posso riprendere a giocare senza però l’impegno di dover andare fino a Milano; spero di dare il mio contributo per raggiungere obiettivi importanti”.
Matteo Carraro
(Foto di Dario Fumagalli e Carola Fabrizia Semino)