Dopo la delusione di domenica, Andrea Ardito si presenta con un gran sorriso davanti ai microfoni per commentare la bella vittoria della sua Castellanzese per 3-2 sul Legnano che la proietta ai trentaduesimi di finale di Coppa Italia. “Sono contento – esordisce il tecnico – perché come ho detto ai calciatori dopo la partita di domenica scorsa non è certo per un risultato negativo che cambio la mia idea di loro come giocatori e uomini. Questa era la partita perfetta per reagire e lo abbiamo fatto, nonostante ci siano stati ancora dei piccoli errorini, forse scorie di domenica“.

A differenza della sfida di campionato, tuttavia, gli errori non sono costati cari a testimonianza del percorso di crescita che la squadra sta cominciando ad affrontare: “Nel finale siamo arretrati un po’ troppo e un nostro errore ha riaperto la sfida; è importante riuscire a reagire in queste situazioni perché di partite difficili e di momenti difficili ce ne saranno parecchi. Solo crescendo tutti insieme si potranno superare“.

Al netto dell’analisi del match, comunque, resta la soddisfazione di aver vinto un derby. “So che a Legnano non lo considerano come tale – sorride Ardito – ma noi guardiamo in casa nostra: a separarci c’è solo una manciata di chilometri ed è normale che questa partita sia più sentita delle altre. Siamo contenti di aver dato una gioia al pubblico alla città perché un pizzico di sano campanilismo non fa mai male“.

La partita è stata decisa dalla doppietta di Braidich che ha saputo reagire alla grande dopo una prestazione sottotono all’esordio. Ma nelle gerarchie l’attaccante classe ’98 parte dietro la consolidata coppia Chessa-Colombo. Pura utopia vederli tutti e tre insieme oppure è possibile?Perché no? – commenta Ardito – Credo sia fattibile perché avendo giocatori forti è mio compito farli coesistere. Più qualità si ha a disposizione e meglio è: questa ipotesi, però, passa per un percorso di crescita corale. Non dimentichiamo che la squadra è praticamente nuova e gli stessi ragazzi devono rendersi disponibili l’un l’altro; se pian piano capirò che ognuno si vuole sacrificare per gli altri senza guardare al proprio tornaconto ma al bene della squadra, senza l’invidia che tra compagni ci può essere, li metterò tutti e tre in campo senza problemi“:

Dove può arrivare la Castellanzese in Coppa? “La nostra ambizione deve essere quella di provare a vincere tutte le partite e dare il massimo. A parole tutti gli obiettivi sono fattibili, ma i risultati passano da ogni allenamento e da ogni partita. Oggi – conclude Ardito – siamo stati bravi a dare importanza a questa partita senza pensare a quella di domenica prossima e siamo stati premiati. Con risultati positivi che danno fiducia si cresce più in fretta. Meregalli? Purtroppo ha avuto un problema al ginocchio; non dovrebbe essere gravissimo, però dubito che domenica ci sia“.

Sorridente, nonché autore di una bella prestazione, anche Daniele Ferrandino commenta la vittoria della sua Castellanzese: “Dopo la sconfitta di Vimercate abbiamo fatto il nostro dovere vincendo il derby. Vincere queste partite fa sempre piacere. Il mio ruolo? Nasco come trequartista ed esterno, ma gioco dove vuole il mister e non ho problemi a fare la mezzala d’inserimento“.

Non solo inserimenti, perché da un suo strappo di oltre cinquanta metri è arrivato un palo clamoroso che gli ha solo dato l’illusione del gol.Forse dovevo tirare qualche centimetro prima – scherza Ferrandino – ma l’importante è fare gol in campionato. Voglio farne il più possibile“. Sul modo di giocare della Castellanzese (oggi più lanci lunghi rispetto al gioco nello stretto dello scorso anno) conclude: “Con giocatori come Braidich diventa facile cercare un riferimento offensivo, ma siamo in grado di giocare bene e velocemente palla a terra. Avere più soluzioni, alla lunga, risulta un’arma vincente“.

Silenzio stampa, invece, per il Legnano. C’è solo spazio per una battuta informale di Gasparri (espulso per aver ricevuto il secondo giallo dopo una presunta simulazione) che commenta con un compagno la sua espulsione: “Il contrasto c’è stato, ma va bene così“.

Matteo Carraro

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui