Cominciamo bene. Neanche partiti e già echeggia il tintinnar di manette. Arrestato il Presidente del Consorzio Sgai.
Provvedimento eseguito in conformità agli sviluppi dell’indagine “Carta Bianca” condotta dalla Guardia di Finanza di Aosta. Operazione che ha portato a 22 misure cautelari in relazione ad una presunta maxi truffa nel settore energetico. Il gruppo fresco titolare delle quote di controllo della Pro Patria reclama l’estraneità ai fatti contestati: “Rispetto alle vicende riportate nelle ultime ore da organi di stampa e che vedono coinvolto il presidente, Consorzio SGAI precisa che l’indagine si riferisce a fatti non legati in alcun modo alla società e addirittura precedenti alla sua fondazione. La vicenda non intacca in alcun modo l’operatività dell’attività di SGAI il cui riconosciuto livello dei servizi offerti è risultato dell’elevata esperienza nel settore e della professionalità delle persone che vi lavorano, in collaborazione con primary companies nazionali e internazionali. La società è certa che la magistratura farà luce sul coinvolgimento del presidente nella vicenda dimostrandone la totale estraneità ai fatti, che saranno chiariti nelle sedi opportune”.
Il timing rispetto alle contingenze tigrotte è materiale da andreottiano pensar male. Per non saper né leggere né scrivere, la conferenza stampa di domani (ore 10) è stata ricollocata da Palazzo Gilardoni alla Sala Stampa dello stadio “Speroni”. Sia come sia (e al netto della presunzione di innocenza), non certo il piede giusto per cominciare.
Giovanni Castiglioni