Come al primo giorno di scuola, ci si ritrova “fuori dai cancelli” (di Albizzate) per la consueta chiacchierata amichevole con mister Ezio Rossi alla vigilia del primo impegno ufficiale domani al “Franco Ossola” contro l’Arconatese.

Il tecnico torinese ha le idee chiare: “Per me la Coppa Italia è sempre stata una partita di avvicinamento al campionato. Ciò non significa che dobbiamo prenderla sottogamba, ma è chiaro che siamo ancora in fase di preparazione; questa settimana abbiamo avuto ancora due doppie sedute, stiamo lavorando molto sul piano fisico e mi auguro di arrivare al 100% della condizione tra la prima e la seconda giornata“.

Al di là delle previsioni in ottica campionato, Rossi è contento del precampionato: “Ci siamo mossi facendo gli step giusti. Rispetto ai miei standard ho fatto qualcosina meno, ma solo perché il Prof. Sassi e i preparatori mi hanno fermato: ciò dimostra che a 60anni c’è ancora da imparare e spero che la preparazione dia i suoi frutti al più presto. Sarà il campo a dire se stiamo facendo bene oppure no“.

Bollettino infortunati. “Siamo abituati, non ci sembrava giusto cominciare con tutti a disposizione – scherza Rossi -. Mancheranno alcuni elementi: Marcaletti sta ancora recuperando, Disabato ha una serie di affaticamenti ai polpacci che sono da valutare, Cantatore ha avuto un guaio muscolare all’inizio e dovrebbe rientrare per la seconda giornata, Cappai per fine mese dovrebbe essere a disposizione, Tosi riposa per via di un affaticamento, Gibertoni si è fatto male e Monticone è squalificato. A parte questo vedo che 12/13 elementi hanno reagito benissimo ai carichi di lavoro, mentre altri stanno facendo fatica: il mio obiettivo è arrivare a un gruppo del genere di 16/17 ragazzi. Mamah e di Renzo indispensabili? In quattro, insieme a Minaj e Pastore, si giocano tre posti da titolari“.

Il Varese di domani è dunque già disegnato: Trombini in porta con Premoli, Mapelli e Parpinel in difesa. Foschiani e Alessandro Baggio titolari sulle fasce, con Gazo e D’Orazio in mezzo al campo; davanti spazio al ballottaggio spiegato in precedenza dal mister. Sull’avversario Rossi si esprime così: “Abbiamo mandato Pastore in avanscoperta dato che è un ex: l’Arconatese gioca con il nostro stesso modulo e da anni gioca così, con lo stesso allenatore. Parliamo di una squadra fisica e ostica, per cui mi aspetto una partita legnosa, a tratti nervosa”.

Archiviato il discorso Coppa Italia, impossibile non chiedere a Rossi un commento sul campionato. “Dobbiamo giocarle tutte – taglia corto Rossi – ma esordire in Liguria non è mai facile. Sarà un inizio di carattere, seguito dal Fossano che ha costruito una bella squadra: tutti parlano benissimo di Menabò che ha fatto qualche giorno in prova da noi. E poi ci sarà il Novara, una squadra che sta spendendo tanto per costruire una corazzata“.

Le pretendenti alla vittoria finora? “Ci sono tre squadre che hanno palesemente dichiarato le proprie intenzioni – risponde Rossi -: il Novara ha detto che vuole andare in C, il Casale vuole arrivare in Serie A entro cinque anni mentre l’obiettivo della Sanremese è quello di vincere il campionato. Outsider? L’RG Ticino sarà ben più di una sorpresa, poi mi auguro che il Varese sia nel gruppetto con tutte le squadre che hanno raggiunto i playoff o che comunque erano lì”.

Per concludere, ecco una battuta anche su Peo Maroso che oggi verrà ricordato con un triangolare tra le Juniores di Varese, Legnano e Solbaitese. “Per un cuore granata come me – confida Rossi – non so cosa bacerei per ripetere ciò che ha fatto lui qui a Varese. Voglio onorare la sua memoria con professionalità, impegno e poche promesse, come faceva lui”.

Matteo Carraro

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