18 febbraio 2002. Era un lunedì. 24 ore prima la Pro Patria aveva battuto 2-1 il Novara con doppietta di Romairone. Classicissima che solo 3 mesi dopo sarebbe tornata ancor più buona nei playoff per la promozione in C1. Ma il punto è un altro. Perché proprio quel 18 febbraio è entrato nella piccola (grande) storia del tifo biancoblu per l’esordio in rete di Bustocco.it, portale di varia umanità tigrotta e puntuale punto di riferimento della cultura pop cittadina.
Da allora, sport, cazzeggio, vis polemica, scorci storici e retroscenismi assortiti hanno trovato spazio nelle colonne virtuali del portale. Con giocatori, allenatori e (soprattutto) proprietà di via Cà Bianca finiti spesso nel tritacarne social del caustico Forum del sito. Prima ancora che i social (in realtà), vedessero la luce per davvero (Facebook nascerà solo 2 anni dopo). Insomma, Zuckerberg come Fabietto (iconico frontman dell’operazione). Un picaro ai bruscitti nella cui scia una squadra di appassionati collaboratori ha saputo trasformare l’archivio storico in memoria collettiva. Con particolare menzione per Mario Bianchi, generica anagrafica tricolore ma specifica competenza biancoblu.
Scavallata la maggiore età nel 2020, Bustocco.it ha vissuto uno stop and go in rete grazie alla sinergia con il Pro Patria Museum. Un matrimonio d’amore e di (reciproco) interesse. Nel senso più virtuoso del concetto. Attraverso una passione da teenager consona ai 19 anni compiuti. A proposito, proprio un 18 febbraio (1996, giusto un quarto di secolo fa), la Pro Patria passava a Legnano a tempo strascaduto con il beffardo rigore di Ferretti (procurato da Vitalone). Le date mica vengono scelte a caso…
Giovanni Castiglioni