Il momento della preparazione, dei progetti e dei piani per la prossima stagione sportiva è ormai arrivato. Le squadre di ogni categoria si stanno attrezzando per poter ripartire cercando di lasciarsi alle spalle tutto il buio che l’anno e mezzo di covid-19 ha portato con sé. Un anno che ha portato all’inattività da parte di società che hanno preferito non iscriversi ai campionati di riferimento per ripartire in sicurezza e con un piano definito dal prossimo settembre, rinunciando alla formula dei mini gironi che ha contraddistinto ad esempio i campionati di C Silver e di C Gold.
Uno dei club che ha deciso di fare così è stato il Basket Busto Arsizio che ora, nelle sapienti mani del nuovo DS Alberto Grassi, è pronto a ripartire con il grande obiettivo di raggiungere in qualche anno la Serie B e portare Busto su un palcoscenico Nazionale.

Lei si è insediato da poco come nuovo Direttore Sportivo, cosa l’ha spinta ad assumere questo ruolo a Busto Arsizio?
“La possibilità di rimettermi in gioco in una categoria di livello, il progetto prospettatomi e l’ottimo rapporto che ho con Carlo Speroni con il quale avevo lavorato già diversi anni fa a Casorate Sempione, dove avevamo fatto tre ottime annate. Il lavoro che c’è da fare a Busto è tanto, bisogna rilanciare una piazza che è pronta, riportarla dove merita, ovvero secondo me la Serie B. Il lavoro sarà tanto, non mi spaventa, l’ho già fatto in altri palcoscenici e so cosa si deve fare. Non lo dico in un moto di presunzione ma sulla scorta della mia esperienza”.

Visto l’obiettivo, qual è la linea che lei vuole dare alla società? Che via prenderà Busto per ripresentarsi alla ripartenza del campionato dopo la rinuncia di partecipazione lo scorso anno?
“Chiederemo il ripescaggio in C Gold, faremo la riaffiliazione della società, ci iscriveremo alla C Silver come da indicazioni della Federazione ma, parlando con l’Ufficio gare della Federazione, sono stato informato del fatto che non c’è nessun problema sulla possibilità di fare la C Gold ed è il primo step che faremo. Per quanto riguarda l’impostazione che cercherò di dare, penso che, per poter puntare già da questa stagione ai vertici e possibilmente vincere il campionato, ci vuole una gestione professionale dove ci saranno allenamenti impostati in una certa maniera, ci saranno figure che possono andare dal medico sociale, al preparatore atletico presente, in una gestione quotidiana basata su un approccio professionale alla categoria, per fare quel salto dalla C Gold alla B che non è così grande come sembra ma va affrontato nella maniera corretta. Se poi andrà tutto bene quest’anno non si farà da comparsa in Serie B, ma si cercherà di fare le cose per mantenere con valore la categoria. Perciò a partire già da quest’annata ci vorrà chiarezza, franchezza e professionalità per fare gli step che ci devono essere fatti. Per poter realizzare tutto questo poi ovviamente servono giocatori di un certo livello perché, al di là di tutte le belle parole, si vincono i campionati con i grandi giocatori che poi vanno in campo”.

Per raggiungere gli obiettivi ovviamente serve una certa disponibilità economica. Da questo punto di vista la presenza di Alessandro Bonicalzi è una certezza?
“Assolutamente sì, perché avere Alessandro Bonicalzi con la sua AB OIL&GAS SERVICE non significa soltanto avere una certezza economica importante ma anche poter contare su una persona che conosce il basket e che ama questo sport ed è legato a Busto. Lui sarà Main Sponsor e General Manager e lavoreremo in affiancamento nella gestione della squadra. Posso dire che Busto Arsizio è molto fortunata ad avere due personaggi come noi in questa situazione”.

Qual è la situazione legata al primo tassello della ripartenza, ovvero l’allenatore, a che punto siamo?
“Bisogna fare una parentesi importante. Il 6 maggio, nel giorno del mio insediamento, era stata data contestualmente la notizia della conferma di Stefano Gambaro come coach anche per il prossimo anno ma in queste tre settimane c’è stato un cambio di rotta. Il 7 di giugno l’allenatore è stato convocato in ufficio da me e da Alessandro Bonicalzi che, per decisioni personali e di main sponsor, ha deciso di non confermare nessuno dello staff dello scorso anno ma lasciando uno spazio aperto proprio alla possibile conferma di coach Gambaro. Dopo un paio d’ore d’incontro è stato raggiunto un accordo a una settimana dopo il coach ha cambiato le carte in tavola e, pur avendo un contratto, siamo stati portati a divorziare ed uscire dal rapporto. In questo momento stiamo transando i contratti e siamo alle fasi finali nella ricerca del nuovo allenatore per la Prima Squadra. Diciamo che c’è stato questo colpo di teatro che ha scompaginato un po’ la prospettiva della squadra. Purtroppo eravamo entrambi concordi che si sarebbe potuta fare la squadra insieme, ma la settimana dopo è arrivata questa decisione. In vent’anni di questo lavoro non mi è capitato un allenatore che rifiutasse di allenare non una squadra costruita dalla società, ma bensì creata in concerto con la società stessa. Non potevamo iniziare la stagione in queste condizioni”.

Chi è il nome più vicino alla panchina e quello su cui volete puntare?
“Non è un mistero, visto che nel basket odierno le cose ormai si sanno 30 secondi dopo che uno le ha pensate, il nostro obiettivo primario è coach Alberto Mazzetti, ex Legnano, Palermo, vice allenatore a Trieste due anni fa. E’ un caro amico mio, con cui ho lavorato anche a Casorate, ma soprattutto un grandissimo professionista. E’ l’uomo che vorremmo per la nostra squadra, stiamo combattendo con una potenza come Legnano, che fa della categoria la cosa principale e per convincere l’allenatore. Vediamo in questi giorni se riusciamo a strappare l’ok all’allenatore, anche per poter iniziare a studiare la costruzione della squadra insieme. Mi auguro davvero di riuscire ad arrivare ad un accordo perché penso lui possa essere l’uomo perfetto per il nostro progetto e per raggiungere gli obiettivi prefissati”.

Alessandro Burin

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui