Si conclude nella bellissima cornice dell’Enerxenia Arena il percorso annuale del progetto Basket una Scuola di Vita. Un modo bellissimo per poter celebrare quello che è stato un anno davvero complicato, soprattutto a livello scolastico per insegnanti e studenti che hanno dovuto imparare a vivere una nuova quotidianità, non più in presenza ma vissuta tramite solamente uno schermo che ha tenuto tutti lontani.

Lontani ma mai così tanto vicini, come sovente piace ripetere alla Dottoressa Demattè, responsabile del progetto e che, in prima fila insieme ai giocatori, ha accettato e vinto la sfida di portare a compimento il diciannovesimo anno di Basket una scuola di vita, nonostante le complicanze e nonostante la distanza. 
Una dimostrazione ulteriore della riuscita del progetto sono state le adesioni, le risposte ricevute dagli organizzatori durante il percorso fatto in quest’annata dai ragazzi e dagli insegnanti, perché solo con la collaborazione si sarebbe potuto arrivare alla giornata di oggi.

I ragazzi di alcune scuole che hanno fatto parte del progetto si sono trovati sullo stesso parquet, a pochi metri, dal campionissimo Luis Scola, presente per l’occasione come ospite d’onore, in rappresentanza della società e di tutti i suoi compagni che hanno aderito al progetto nel corso dell’anno: Ferrero, De Vico, De Nicolao e Ruzzier. Un progetto supportato da Intesa Sanpaolo ed FNM, che hanno sostenuto l’iniziativa veicolando il messaggio della mobilità sostenibile, tema quanto mai di attualità.

Presente oggi anche il sindaco Davide Galimberti, in quanto il Comune patrocina questi progetti sociali e che sono l’essenza della Pallacanestro Varese: ”Grazie dell’invito alla società e a tutti voi. E’ un’occasione importante per fare un bilancio di quest’anno e mezzo difficile per scuola e sport. C’è da recuperare il tempo perso, sotto tutti gli aspetti, ma soprattutto tornare a vivere la presenza, nello sport, nella scuola, oltre i dispositivi elettronici, nella speranza che si esca presto da questo momento e si tornino a riempire palestre, campi sportivi e tutti gli impianti della città di Varese. Importantissimo il coinvolgimento dei grandi campioni, per i giovani e per i più adulti. Tutti veniamo a tifare qui i grandi giocatori ed è un bellissimo segnale averli in una città che vive di sport. Lo sport dovrà essere la base della ripresa economica e sociale del prossimo anno. Mi congratulo con il progetto per aver raggiunto il diciannovesimo anno e sono sicuro che il Comune e le iniziative saranno sempre al fianco di queste bellissime attività”.

Non solo istituzioni comunali ma anche sportive, con l’emblema biancorosso Max Ferraiuolo, fervente sostenitore del progetto: ”Sono quindici anni che lavoro in Pallacanestro Varese e dal primo anno ho sempre cercato di dare una mano a Raffaella in questo progetto, dove lei mette tantissima passione ed entusiasmo, qualità che catturano me e i giocatori, anche il lunedì che è il giorno libero della squadra. Si vivono momenti bellissimi di contatto e di confronto con i ragazzi e spesso i giocatori escono arricchiti da questi incontri. E’ importante continuare a portare avanti il progetto sempre con più entusiasmo e voglia. E’ un’opportunità di crescita fondamentale per noi e i ragazzi. Questo progetto insegna il sacrificio, la dedizione e l’allenamento non solo sportivo ma anche a livello di studio a scuola. Pallacanestro Varese deve restituire qualcosa alla città ed al territorio che sempre la sostengono anche in annate non semplici come l’ultima. Mi auguro che il progetto possa continuare e crescere grazie alle istituzioni e alle scuole”.

Ospite d’eccezione Luis Scola, regalo a tutti i ragazzi che hanno fatto il progetto: ”Penso che questo progetto sia un progetto bellissimo. E’ un peccato che quest’anno non si sia potuto fare molto per la pandemia. Noi come giocatori e società siamo sempre in debito con la città e con i giovani che ci sostengono sempre. E’ una bellissima opportunità quella di poterci incontrare in questi progetti e creare un incontro fondamentale. Sono felicissimo di averne fatto parte e so che continuerà al massimo in futuro”.

Presente anche Pietro Tallone, presidente del Comitato Provinciale di Varese: ”Avere una società storica come Pallacanestro Varese che ha fatto un cammino immenso negli ultimi 40 anni è davvero un orgoglio. Trovare una società che nonostante tutte le problematiche avute tra tamponi, virus, quarantene sia riuscita a portare avanti comunque il progetto merita un grossissimo plauso e mi auguro possa presto tornare in presenza. Ringrazio la tecnologia che ci ha permesso di sopravvivere in questo momento ma mi auguro che presto continui il progetto in presenza. Grazie ancora alla Pallacanestro Varese”.

Alessandro Burin

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