Procede spedito il lavoro sul campo di una Openjobmetis a ranghi completi, in vista della sfida di sabato ore 19:00 sul parquet casalingo dell’Enerxenia Arena contro la Dinamo Sassari. Una sfida che, per quanto proibitiva possa essere vista la forza dell’avversario che arriva da ben 7 vittorie consecutive in campionato, deve dare risposte importanti per una Varese che ha bisogno di un blitz inaspettato per scompigliare le carte in quel che concerne la lotta salvezza.

Ma se per la partita ci sono ancora due giorni davanti, il lavoro extra campo dei giocatori biancorossi e della società non si ferma perché vivere Pallacanestro Varese non riguarda solo la vita sportiva ma anche una cultura che vuole essere insegnata alle nuove generazioni. L’etica del lavoro e della disciplina costante è uno dei temi che vengono trasmessi negli incontri del progetto a tinte biancorosse “Basket: una scuola di vita” che è andato in scena anche stamattina.

Nel terzo incontro andato in scena in forma telematica, insieme alla dottoressa Raffaella Demattè, responsabile del progetto, si è seduto Niccolò De Vico. L’ala azzurra ha incontrato, nel merito dell’iniziativa patrocinata da Fip, Coni e Comune di Varese con il contributo di FNM, ben 5 classi della Scuola Primaria Sacro Cuore di Bogno di Besozzo per un totale di circa 100 bambini.
Come di consueto, si è registrato un grandissimo successo, dimostrato dall’enorme entusiasmo dei bambini che hanno riempito di domande il buon De Vico che, con grande voglia, ha risposto e soddisfatto le aspettative dei suoi giovani uditori.

Il progetto va avanti spedito, dunque, e continuerà anche a marzo con nuovi incontri in programma che danno svago ed un sorriso a ragazzi sempre più lontani dai campi da gioco, ma che Pallacanestro Varese vuole tenere vicini con la mente e l’aspirazione.

Alessandro Burin

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