Adesso sappiamo a chi votarci. Lega Pro mobilitata per avere il beato Carlo Acutis come protettore della categoria (e dei giovani del pallone). Dopo la richiesta avanzata alla Conferenza Episcopale Italiana e al Cardinal Bassetti, è stato così il turno del pronunciamento dei 59 club di Serie C. Tutti rigorosamente allineati sulle posizioni del presidente Francesco Ghirelli: “Il nostro più profondo desiderio è legato al Beato Carlo Acutis, ad una vita luminosa donata agli altri, al suo valore, alla passione per il calcio. In un momento difficile come quello attuale, sarebbe un dono per i giovani avere a riferimento una figura come quella di Carlo. Il Beato Acutis era espertissimo di internet che, come il pallone, parla un linguaggio universale”.
Canonizzato ad Assisi il 10 ottobre scorso da Papa Francesco, Acutis colmerebbe la lacuna della mancanza di un protettore della terza serie. Per la cronaca, i calciatori disporrebbero già di un santo in paradiso. L’ignoto ai più, San Luigi Scrosoppi. Oltre ai tanti nominati (più o meno) invano durante le partite.
Rimettiamoci in Sesto. Alle spalle l’emergenza Covid, la Pro Sesto recupera oggi con l’Olbia (ore 12.30, stadio “Nespoli”), la prima delle 3 gare rinviate causa focolaio tra il 7 e il 17 febbraio. I biancocelesti di Parravicini (avversari della Pro Patria martedì prossimo al “Breda”), si rimetteranno a pari con il calendario onorando il 10 marzo la 24^ con la Pergolettese e il 24 la 25^ con la Giana. Cioè, 5 turni infrasettimanali (compresi i 2 già previsti), nelle prossime 5 settimane. Una secchiata da 10 match in 33 giorni. Agenda discretamente fitta.
Giovanni Castiglioni