Tre notizie cattive e una buonissima. Partiamo (purtroppo) dalle prime con le condizioni degli infortunati biancoblu. Per le due vittime del frontale con la Giana speranze di rientro variegate. A occhio e croce, per Luca Bertoni (lussazione della scapola omerale della spalla destra), difficile reintegro in gruppo per i primi 2 turni dei playoff (9 e 12 maggio). Possibile per la Fase Nazionale (dal 16 in avanti). Con l’auspicio di arrivarci. Per Sean Parker invece (distorsione del legamento collaterale mediale del ginocchio sinistro e distorsione tibio-tarsica della caviglia sinistra con lesione del legamento peroneo-astragalico anteriore), stagione da considerarsi chiusa. Infine la bonus track rappresentata da Leonardo Galli (recidiva di contusione al terzo medio della coscia destra con formazione di ematoma), per cui solo entro una decina di giorni si potrà valutare il riassorbimento. I 3 si sommano ai già assenti Ghioldi (in progressiva crescita di condizione) e Lombardoni (campionato finito). La notizia buonissima a seguire.

Questa maglia non è un albergo. Eppure il viavai è quello dell’altissima stagione. Chi l’avrebbe mai detto? Quantomeno a questi livelli. L’iniziativa promossa dalla Pro Patria sulla sponsorship diffusa della maglia ufficiale dei playoff 20/21 si è chiusa martedì con contorni da icona pop. Cinquanta la firma, cinquanta la maglia. Proposta da un centone che ha convinto parecchie decine di tifosi bustocchi (e confinanti) a frugarsi le tasche in barba al proverbiale braccino locale.
Dal primo cittadino Emanuele Antonelli sino al curvaiolo in astinenza da stadio. Passando per sponsor veri, dediche, amarcord e nom de plume di vario genere. Una spoon river tigrotta che (chissà) un giorno sarà intrigante mappare come fenomeno sociologico. Nell’attesa, la divisa graffitara frutto di una felicissima e originale intuizione del marketing di via Cà Bianca (Nicolò Ramella, per intendersi) sarà indossata a partire dal 9 o 12 maggio (a seconda del piazzamento a fine stagione). Con l’auspicio che possa inflazionarsi e non ridursi all’una tantum.     

La Super Bega. Arrivederci ai playoff. La vittoria di ieri del Lecco nel recupero della 35^, di fatto, costringe la Pro Vercelli (reduce dallo stop Covid) a rincorrere la B attraverso gli spareggi. In realtà, le residue speranze (banalmente aritmetiche) delle Bianche Casacche sono appese ai propri 9 punti in 3 gare ancora da giocare (recupero con il Pontedera compreso), al pareggio nell’Armageddon di domenica tra Como e Alessandria e alla contemporanea sconfitta delle due nell’ultima giornata. Ipotesi snocciolata solo per non essere omissivi. La verità è che ora i piemontesi rischiano anche la terza moneta essendo a pari punti con il Renate (ma con il tiebreaker a favore), ed avendo Lecco a meno 1 e Pro Patria a meno 4. Ultimi 180’ (270’ per i bicciolani) ad alto tasso di incertezza. Intanto oggi l’Olbia pareggiando 1-1 con la Juventus U23 ha al tempo stesso certificato virtualmente la salvezza (per gli incastri con Giana e Pergolettese), e mantenuto vive le chance di playoff. Della serie, non esiste più la mezza classifica.          
35^  Pro Vercelli – Lecco  1-3  (Celjak, Rolando (rig), Iocolano (rig), Mastroianni)            
32^  Juventus U23 – Olbia 1-1 (Biancu, Compagnon)

Giovanni Castiglioni

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