Si conclude con una sconfitta indolore la stagione della Openjobmetis Varese. Nella partita di ieri sera sul campo dell’Happy Casa Brindisi, i biancorossi scendono sul parquet con già la testa e probabilmente anche le gambe in vacanza, al prossimo anno cercando di capire quale sarà il loro futuro.
La sconfitta per 108-84 non è altro che il frutto di un match dove si sono affrontate due squadre con motivazioni totalmente diverse, con i pugliesi intenzionati a recuperare smalto e ritmo gara dopo lo stop forzato causa focolaio di covid-19 che ha colpito il Team Squadra in vista dei playoff che partiranno giovedì e alla terza gara in sei giorni. Dall’altra una squadra, Varese comprensibilmente appagata e se possibile più concentrata a capire come si svilupperanno le vicende extra campo, vedasi la questione Rasizza, che tiene ancora in apprensione società e tifosi.

Ne fuori escono 40 minuti all’insegna del basket d’estate, con due formazioni che si dimenticano completamente di quello che possa essere un minimo concetto difensivo, come il parziale di fine secondo quarto, 61-45 testimonia clamorosamente. Brindisi è guidata da un D’Angelo Harrison in versione MVP che nei primi 7 minuti mette a segno 17 punti, con un 100% dal campo quasi fantascientifico e grazie al quale i pugliesi creano il gap che Varese non riuscirà mai più a ricucire.

Si sviluppa una gara dove a farla da padrone sono i ribaltamenti rapidi di campo, le transizioni ed i tiri nei primi secondi dell’azione che, alla lunga, come spartito avrebbe potuto portare l’Happy Casa a soffrire fisicamente, ma che invece mette in luce l’elevatissimo divario tecnico tra le due compagini, con Bostic, Gaspardo e Thompson, migliore marcatore di serata con 21 punti, a farla da padrone.

Nonostante tutto Varese ha il grande emerito, come spesso le è accaduto nella seconda parte di stagione, di non uscire però mai completamente dalla sfida, giocando un ottimo terzo quarto che le permette di passare da -20 a -9, riaprendo la partita e dando l’idea di potersi togliere l’ultima grande soddisfazione stagionale.
Negli ultimi 10 minuti però viene fuori la differenza di carattere che l’Happy Casa sa imprimere al match, riportandosi alla doppia cifra di vantaggio in pochi minuti grazie ad un grande Willis e chiudendo i giochi; dall’altra parte sono 16 le palle perse nel computo finale della OJM, una delle chiavi determinanti della sconfitta.

In casa biancorossa l’uomo più in palla della squadra è finalmente un Niccolò De Vico che ritrova minuti e dimostra tutta quella voglia di lottare che lo aveva contraddistinto fino a che le scelte tattiche di coach Bulleri non lo hanno relegato in panchina per lunghi periodi dell’ultimo scorcio stagionale, mettendo forse anche più di un punto di domanda sul suo futuro in maglia OJM, se tale rimarrà il main sponsor.
Con lui anche un mai domo capitan Ferrero e l’ormai certezza Ruzzier, che fatica contro Thompson soprattutto in difesa, ma che poi è il cervello offensivo della squadra e ne mette a referto ancora 14.
Un encomio particolare però va al El General, forse alla sua ultima partita di club di una carriera gloriosa, che mette a segno 16 punti, si scioglie nella seconda parte di gara e regala giocate di pregevole fattura, nella speranza che a Varese lo si possa ammirare dal vivo anche il prossimo anno.
Per il resto è da registrare solo l’infortunio alla caviglia di un Beane che nei pochi minuti in campo dà come sempre l’impressione di averne più di tutti i suoi compagni e di essere giocatore determinante per questa Varese e, probabilmente, anche per quella del futuro, in attesa di una riconferma ufficiale che sarebbe già grande cosa a livello d’impostazione di squadra per il prossimo anno.

Alessandro Burin

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