Iniziano a delinearsi i nuovi piani della Openjobmetis Varese dopo l’annuncio ufficiale di Adriano Vertemati come coach che proprio questa mattina verrà presentato alla stampa. Una scelta identitaria chiara e ben precisa per una squadra ed una società che, all’insegna dei giovani talenti e della loro crescita, vuole tornare ai fasti virtuosi di un tempo, riuscendo a fare più che mai di necessità virtù, ed affidandosi nelle mani di un sapiente plasmatore di giovani promesse.

Si iniziano già a muovere i primi tasselli del mercato giocatori biancorosso che, dopo la conferma di capitan Ferrero, vede la necessità di risolvere alcuni dubbi importanti a livello di composizione di roster, come la scelta tra De Vico e Strautins oppure la decisione definitiva sulla conferma o meno di Jalen Jones.
Tutti temi di cui ha parlato Toto Bulgheroni, uomo forte di Pallacanestro Varese.

Prima di parlare del nuovo allenatore, le chiedo i perché della separazione con Massimo Bulleri.
“Con Massimo ci siamo lasciati benissimo, soprattutto sul lato umano. Lui sa che ha bisogno di fare un po’ di esperienza diretta e diversa. Probabilmente lui ha capito quelle due o tre cose che gli mancano e che, senza offesa per nessuno, solo con l’esperienza e con la gavetta si possono acquisire. Quindi una volta capito questo, ci siamo lasciati benissimo”.

Perché la scelta di Vertemati come nuovo coach, cosa vi ha convinto di lui?
“Dal momento in cui vogliamo costruire qualcosa di importante passo dopo passo, con le disponibilità che abbiamo, la scelta è ricaduta su Adriano. Ci sono tanti allenatori in giro e probabilmente se avessimo avuto le disponibilità economiche di Milano o Bologna avremmo fatto scelte diverse. Fortunatamente abbiamo un buon nucleo di italiani giovani e, volendo crescere, abbiamo puntato su Adriano. Ha già fatto per diverso tempo il lavoro di valorizzazione e crescita di giocatori, ha cresciuto ragazzi come Mezzanotte, Pecchia, Palumbo, Flaccadori e soprattutto ha fatto questa ultima esperienza con un allenatore come Trinchieri che, io non conosco come uomo, ma come allenatore ovunque sia andato ha vinto. Bisogna levarsi tanto di cappello davanti a lui, che ha fatto un lunghissimo percorso di gavetta e di esperienza, vincendo tantissimo e quindi se dà dei giudizi positivi su Vertemati questo non può far altro che farmi piacere. La scelta è andata su un allenatore giovane, motivato e che ha già fatto un tipo di percorso che speriamo possa rifare con noi, ad un livello un po’ più alto”.

Proprio in riferimento a questo le chiedo se è conciliabile unire la strada della crescita e valorizzazione di talenti con l’obiettivo in poco tempo di tornare ad alti livelli di competizione in Italia e magari riacciuffando anche l’Europa, come più volte sottolineato nella famosa diretta di Openjobmetis di qualche tempo fa?
“Non voglio scoprire l’acqua calda, ma come si può ben immaginare ci vogliono delle risorse importanti. Risorse che noi cerchiamo e speriamo di trovare. Non facciamo giocare dei bambini ci sono giocatori come Ruzzier, De Vico, De Nicolao ed abbiamo visto come la Virtus Bologna, secondo me, ha fatto la differenza nelle finali con gli italiani e perché li ha fatti giocare. Questa è la cosa più importante: se noi abbiamo un gruppo di italiani importante come adesso e che cercheremo di ampliare, abbiamo solo bisogno di giocare e cimentarci sotto una guida capace. In più aspettiamo di capire e di vedere come Scola verrà in società e sicuramente ci potrà dare una mano in tutto, nell’immagine, nel marketing e nell’aspetto sportivo. Detto ciò, mi auguro che Luis faccia un’Olimpiade stupenda, che stia benissimo e che abbia ancora voglia di giocare un anno con noi. Questo è quello che io spero e che gli chiederò se si sentirà pronto di fare i sacrifici che a quell’età bisogna fare per rimanere a certi livelli”.

Spostandoci sul discorso giocatori, non è ancora ufficiale ma avete trovato l’accordo con capitan Ferrero per proseguire il rapporto, com’è stata come scelta?
“E’ stata la scelta più facile di questo mondo, noi volevamo che lui rimanesse, lui voleva rimanere. Quando ci sono queste volontà poi gli accordi vengono di conseguenza”.

Mentre per ciò che concerne il resto del parco italiani, soprattutto il duo De Vico-Strautins qual è la situazione?
“Abbiamo ancora un nodo che mi auguro si risolva il prima possibile, perché non dipende da noi, che riguarda Ruzzier, anche se le sue parole a più riprese ribadite mi fanno ben sperare che voglia rimanere e proseguire con noi il suo processo di maturazione, dando alla squadra il contributo che ci aspettiamo ci dia. Per quanto concerne la situazione di De Vico e Strautins, non posso dire molto perché non ho ancora parlato con Vertemati. La volontà è quella di tenere entrambi, perché sono due giocatori italiani e per noi sarebbe un vantaggio competitivo tenerli”.

Qual è ad oggi la posizione di Jones?
“Con Jones c’è un contratto in essere e da questo non si scappa. Se durante il prosieguo della preparazione dimostrerà di avere recuperato al 100% da un punto di vista fisico e l’allenatore riterrà che sia un giocatore su cui poter contare, ce lo abbiamo già pronto”.

Alessandro Burin

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