Continua il nostro percorso per mostrare le società che hanno già ufficializzato i loro camp estivi e, dopo Ceresium, Luino e Bosto, oggi tocca alla Sommese che ha in programma il campus dal 9 giugno al 30 luglio. “Ci siamo organizzati in base all’esperienza di quello organizzato l’anno scorso appena usciti dalla situazione di lockdown e con un protocollo adatto – spiega il presidente Davide Conti –. Chiaramente, si pensa che il protocollo sarà identico anche per quest’estate”.

“La novità – prosegue il patron Conti – è la collaborazione con Somma Sport, una nuova associazione sportiva che ho creato con la Sommese e partirà quest’anno richiamando diversi sport. Il progetto sarà poter organizzare qualcosa per tutti. Un nostro obiettivo per la città di Somma, ad esempio, è realizzare le ‘Olimpiadi di Somma’ aperte dai 12 ai 65 anni e tante altre iniziative anche per persone con disabilità. Penso che servirà ai cittadini anche perchè adesso la gente andrà a cercare le cose semplici, il contatto quotidiano, la compagnia. Il nostro intento è proporre manifestazioni in modo da far sfogare i bambini e i più grandi”.

Ritornando al camp estivo, continua spiegando che sarà aperto a tutti i bambini e bambine dai 5 ai 14 anni e non si farà solo calcio. Sarà creato un vero e proprio parco giochi dove i bimbi potranno fare beach volley, beach tennis, calcetto, ping pong, tiro dell’arco e tante altre attività: “Diamo a tutti la possibilità di divertirsi e la scorsa stagione abbiamo avuto moltissime adesioni. Prima iniziamo e prima i bambini potranno sfogarsi e avere momenti di svago totale. L’estate passata facevamo solo al pomeriggio ma da giugno, visto anche la richiesta dei genitori, faremo anche il mattino, con un certo numero di ragazzi, e si proseguirà nel pomeriggio. Vorremmo mantenere il numero di 60-70 bambini a settimana sul rettangolo di gioco e aree limitrofe del centro sportivo in modo da organizzare nei migliori dei modi gli spazi. Inoltre, nella stagione estiva 2020 avevamo un primo soccorso e c’era un ragazzo addetto e abilitato ad intervenire. Abbiamo ripreso queste settimane con gli allenamenti e vediamo che sono leggermente indietro, sia a livello fisico e sia a livello sociale. Molti hanno difficoltà che prima non avevano nel rapportarsi, tanti non vengono perché, purtroppo, non vogliono riprendere. Bisognerà riuscire a far tornare la voglia e a motivarli”.

Infine, si è parlato di numeri di iscrizioni ricevute fino a questo momento: “Personalmente mi occupo dei bambini dai 4/5 ai 6 anni e ho avuto un boom di richieste, una ventina, e per quell’età è un riscontro positivo ma siamo preoccupati per i bambini dai 7/8 anni in su, che hanno capito di più la situazione e sono quelli più demotivati. Il primo obiettivo è cercare di far tornare la normalità”.

Roberta Sgarriglia

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