Riccardo Mirabella, classe 97, ha iniziato molto bene questa stagione con la maglia del Caravate realizzando una doppietta all’esordio ufficiale in Coppa Lombardia. Dopo due partite, i gialloverdi sono a punteggio pieno nel girone 1 grazie alle vittorie contro Malnatese e Buguggiate e domenica cominceranno il percorso in campionato in casa contro Eagles Caronno Varesino.

Durante il calciomercato sono arrivati tanti nuovi ragazzi, come si sono ambientati?
“È sempre l’umiltà che ci lega, noi li abbiamo accolti nel modo più simpatico e cordiale possibile e da parte loro c’è stato lo stesso tipo di approccio, di conseguenza l’integrazione nel gruppo non è stata difficile. Ovviamente quando si entra in campo in una squadra nuova bisogna adattarsi al tipo di calcio che si gioca lì; quella però è una parte di ambientamento che richiede un po’ più di tempo. Bisogna mettere tutti a proprio agio e noi ci siamo riusciti, è anche ovvio che, in campo, se non si entra nei meccanismi, poi si riceve la famosa ‘svegliata’ da parte del gruppo, però quello è legato anche al rendimento della squadra”.

Come vi state preparando all’esordio in campionato?
“Sicuramente il mister ha messo in chiaro che la parola alla base della stagione è umiltà, che alla fine è quello che sta trasmettendo la società che si è presentata come umile ma con tanta voglia di fare e con dei sani principi. Noi ragazzi stiamo solo mettendo in pratica quello che ci è stato detto e trasmesso, sia dal mister che dalla dirigenza. Abbiamo lavorato tanto sul fisico e sulla corsa per arrivare al meglio alle prime partite che, fortunatamente, hanno dato degli ottimi riscontri. Ora inizia il campionato che è la parte più complicata e il tecnico sta cercando di tenerci il più pronti possibili”. 

Già dalla prima partita sembravate pronti tatticamente, quanto avete lavorato su questo aspetto?
“Quello che mi ha stupito più di tutto è che noi abbiamo ascoltato e messo in pratica quello che spiegava il mister su come e quando andare a pressare, come farlo insieme, come darci sostegno in campo, senza nemmeno volerlo; ormai erano una parte intrinseca del nostro gioco. I risultati sono arrivati, e questo è merito sia nostro che del mister”.

State facendo degli allenamenti improntati alla prima partita o di preparazione per tutto il campionato?
“Con il mister non parliamo molto degli esercizi, né dello scopo, lo ascoltiamo e basta perché conosciamo la sua mentalità. Io personalmente lo conosco da un anno e mezzo, penso che per lui sia importante vederci in campo come vuole lui, con la giusta pressione e i giusti movimenti; per questo motivo penso che siano allenamenti improntati sul lungo periodo. Non parlando però degli esercizi non so se conosce qualcosa sull’Eagles Caronno o meno, ma non penso che dia importanza all’avversario, vuole solo preparare la partita per avere un certo tipo di calcio, volto ad avere un determinato tipo di risultato”.

Quanto morale vi hanno dato queste vittorie iniziali?
“Posso dire che è stato molto bello, tuttavia, quando il lunedì ci si allenava non si parlava della partita precedente, era passato e non gli si dava importanza, bisognava solo essere concentrati per lavorare al meglio. Questo fa parte anche della mentalità del mister e, come dicevo prima, noi stiamo rispecchiando quello che ci viene trasmesso. Spero che continueremo ad avere questo modo di vedere le cose, perché secondo me è il modo migliore per affrontare un campionato, anche in queste categorie, per raggiungere gli obiettivi prefissati”.

Parlando di obiettivi, quali sono quelli per questa stagione?
“La parola umiltà si riflette anche su questo. Già dall’inizio noi siamo partiti cerando di costruire delle basi solide, con dei buoni risultati anche al di fuori dal campo. Bisogna dire che il campionato è molto variabile, cartellini, infortuni, partite che si perdono pur giocandole meglio; per questo secondo me è molto importante avere la mentalità giusta. Fissare un obiettivo preciso è molto difficile per le dinamiche che dicevo prima, però sicuramente vogliamo fare bene ed è quello che spero e credo faremo”.

Personalmente quanta fiducia ti ha dato la doppietta all’esordio in Coppa?
“Per una persona e un giocatore come me è uno sblocco importante sia a livello morale che fisico, a maggior ragione arrivando da uno stop lungo come quello che abbiamo vissuto. È stato liberatorio, però non ci ho pensato molto, ha fatto piacere ma bisogna essere concentrati per la prossima partita. La prestazione singola per me conta poco, voglio essere costante durante tutto l’arco del campionato, cosa che mi è mancata negli scorsi anni. Ora spero di poter riuscire ad avere questa costanza di prestazioni, per il momento stanno arrivando”.

Andrea Vincenzi

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