Appena prima della partenza per Imperia, dove domani la Caronnese giocherà contro la squadra locale, abbiamo intervistato Christian Travaglini, difensore classe 2000 da quest’anno con la maglia rossoblù. La Caronnese viene dalla sconfitta interna contro la Folgore Caratese e dalla terra ligure dovrà tornare col bottino pieno.
Che momento sta vivendo la Caronnese?
“Sicuramente un momento molto particolare: siamo reduci da una sconfitta a mio avviso immeritata, che ci ha lasciato con l’amaro in bocca. Cerchiamo il nostro riscatto a Imperia. Fortunatamente dalla partita di domenica passano solo pochi giorni, così possiamo dimenticare in fretta”.
Che partita sarà quella contro l’Imperia?
“Giocheremo su un campo molto difficile, loro saranno nel loro fortino. La trasferta è lunga, l’Imperia è una squadra fisica e sicuramente non sarà una passeggiata. Ma noi abbiamo tutti numeri per fare bene e giocare un’ottima partita”.
Domenica a punirvi è stato il figlio di Didier Drogba, Isaac, su una palla inattiva. Cosa non ha funzionato secondo te?
“Abbiamo giocato pochi palloni agli attaccanti e fatto troppi lanci lunghi. Noi siamo abituati a giocare palla a terra. Nessuno avrebbe avuto da ridere se la partita fosse finita sul risultato di 0 a 0, sarebbe stato molto più giusto così”.
Che obiettivo vuole raggiungere la Caronnese?
“Fare più punti possibili nelle dodici partite che ci rimangono cercando di centrare i play off. Non ci poniamo limiti, ovviamente, e non vogliamo avere alcun rimpianto. Non vorremmo mai arrivare all’ultima partita e dire “in quel match potevamo fare questo, là potevamo vincere”.
Il Covid come ha influenzato questa stagione?
“Questa stagione è un po’ anomala e diversa rispetto alle altre. Abbiamo la fortuna di giocare le partite in sicurezza per via dei tamponi che facciamo ogni settimana, ma dall’altra parte si vive sempre nell’incertezza per quanto riguarda il rinvio delle partite. Basti vedere il Varese che ne deve recuperare tre”.
Silvia Galli