La Casatese vince 3-1 contro la Castellanzese che incassa la sua quarta sconfitta di fila contro una squadra che ha molti ex tra le sue fila, a cominciare da mister Achille Mazzoleni che commenta così la vittoria dei suoi ragazzi: “Partita dominata no, non abbiamo sofferto molto fino al rigore, poi in 4-5 minuti è successo e poteva succedere un po’ di tutto. Sono convinto che sia Ardito che i ragazzi della Castellanzese potranno dare battaglia a tutti, trovando il giusto reagente. Obiettivi con la Casatese? Vorremmo migliorare quello fatto lo scorso anno, quindi arrivare nei playoff, migliorando il piazzamento finale. Con Fusi, Ghilardi e Mecca ci conosciamo e sanno già quello che voglio, quindi è semplice lavorarci. Credo che riuscire a fare reagire una squadra in un momento di difficoltà debba essere una delle qualità fondamentali di un allenatore. Anche noi non siamo partiti bene e ora siamo alla quarta vittoria di fila…”.

Poche parole quelle del tecnico della Castellanzese Andrea Ardito: “Nel secondo tempo abbiamo messo in campo quello che una squadra deve sempre avere, ovvero l’orgoglio. Però ci sono stati tanti errori di misura e di costruzione nel primo tempo… Dobbiamo assumerci tutti le nostre responsabilità, io in primis e i ragazzi a seguito. Ora dobbiamo dare tanto di più, non solo qualcosa, per poter uscire da questa situazione”.

Parole importanti quelle di Salvatore Asmini, Ds neroverde: “Questa è la squadra, il primo responsabile sono io. Ci sono state partite davvero fatte male, questa è una questione di testa perché non si può aver paura di giocare a calcio. Oggi almeno sul 2-1 mi aspettavo di non prendere il terzo gol per cercare di recuperare qualcosa e vedere la reazione della squadra. Ripeto che il responsabile sono io, abbiamo tanti infortuni e una rosa limitata, ma questa non deve essere assolutamente una scusante. Questa settimana abbiamo provato a dare una scossa, ma ora tocca ai ragazzi dare una risposta sul campo. Bisogna cercare di capire il vero motivo di questo momento, che sicuramente è qualcosa legato alla testa. Un’assenza pesante è quella di Meregalli che in campo è un secondo allenatore, ma ripeto che queste non possono essere scusanti. Dire che sono dispiaciuto e demoralizzato è poco, soprattutto per la famiglia Affetti che non ci fa mai mancare nulla”.

Martina Crosta

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