“Ciao mister, ho preso una decisione, per il momento mi fermo con il calcio“.
“Vieni a farmi da vice?”
“Io? Da vice? Ma dici davvero?”
“Sì certo”
“Perché no…ci sto”

Dev’essere andata più o meno così la chiacchierata tra Andrea De Bernardi e mister Garavaglia che proprio da questo particolare campionato, può contare su un nuovo vice allenatore.
Il giocatore neroverde aveva infatti deciso di prendersi una pausa dal calcio giocato ma è stato subito incalzato da una proposta irrinunciabile.
Mister Garavaglia mi ha spiazzato con la sua richiesta ma non ho esitato un secondo, per me è davvero un piacere ed un orgoglio potergli dare una mano in questa avventura”. 

Classe 92’, giocatore della Castanese fino all’altro ieri, a bruciapelo ti chiedo: ma non è difficile essere l’allenatore dei propri amici?
Devo dire che inizialmente mi ha fatto un po’ strano, Greco, Vacirca, Bianchi sono ragazzi più o meno della mia età e con i quali condividevo lo spogliatoio, devo dire però che mi hanno dato subito una grande mano mostrando grande rispetto per il mio ruolo; diverso e forse più semplice rapportarmi con i più giovani o con i nuovi arrivati, non conoscendoci non ci sono stati “imbarazzi”.

Qual è il tuo bagaglio calcistico? Su quali esperienze ti basi per “fare l’allenatore?”
Devo dire che sono stato molto fortunato nella mia ‘carriera’ da giocatore perché ho avuto mister e compagni molto bravi, che mi hanno insegnato molto e mi hanno lasciato altrettanto, tra questi cito mister Giuseppe Fusco che è stato il mio primo allenatore al mio primo anno in prima squadra, mister Maroni con cui ho vinto il campionato in prima categoria e mister Garavaglia che è una persona d’oro e un grande tecnico. Tutto ciò è sicuramente un ottimo punto di partenza ma non può bastare, mi sto impegnando tanto e mi sto formando, sicuramente farò anche il tesserino, anche perché o prima o dopo il mio obiettivo non cambia, vorrei fare l’allenatore e vorrei partire già da squadre adulte”.

Hai le idee molto chiare…
Oddio, forse non così tanto…nel senso su cosa fare sì, ho le idee chiare, un po’ meno sul quando; ma ho promesso a me stesso di farmi una sola domanda, ovvero capire se quello che sto facendo adesso sia abbastanza da soddisfarmi, se così non dovesse essere probabilmente tornerò sul campo, in caso contrario fischietto al collo e via”.

Alla luce di queste settimane e del lavoro intrapreso, cosa pensi di questa Castanese?
C’è un po’ di rammarico per questa prima vittoria che non riesce ad arrivare e per i punti persi per strada, lavoriamo bene ma poi la domenica in zona gol non siamo letali come dovremmo, spiace soprattutto per i ragazzi che fanno tanti sacrifici per poi non raccogliere quello che meriterebbero”.

E più in generale del campionato?
Siamo ripartiti nell’unico modo plausibile e sono molto felice di questo, certamente si affrontano squadre con obiettivi diversi ma comunque ben organizzate, quella che mi ha impressionato di più è la Brianza Olginatese ma spero si possa arrivare ad uno spareggio tra loro e la Varesina così da gustarcelo insieme, come una sorta di finale, con la presenza del pubblico”.

Se guardi un po’ più in là, invece, cosa vedi nel futuro della Castanese?
Vedo qualche vittoria in più ma soprattutto un campionato d’eccellenza della stagione 2022/23 molto competitivo, dove potremo dire al nostra”.

E nel futuro di Andrea De Bernardi? Da “grande” farai il mister?
Credo di sì, credo di aver imboccato la strada giusta, ci vorrà tempo, studio, preparazione, lo so, ma so anche che saprò farmi trovare pronto”.

Mariella Lamonica

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