Ci ha abituato al suo 3-5-2 liquido, camaleontico, ricco di quella dose di eclettismo che appare la caratteristica più evidente dei suoi interpreti. Tutti sanno fare tutto: sanno essere un flipper impazzito quando la palla va fatta girare, sanno schierarsi come una muraglia a protezione della propria porta e al momento propizio disporsi a modi portaerei pronta a decollare verso la porta avversaria. E’ la Castellanzese di mister Achille Mazzoleni, miglior compagine del 2021, oltraggiata dal poker subito dal Bra che le è costato la perdita del trono di regina del Girone A appena conquistato.
Un delusione da trasformare in rabbia, carica agonistica per un rush finale in cui ci sarà da emozionarsi. E il tecnico lecchese lo stanno preparando nei minimo dettagli.
Mister, sarebbe stato meglio continuare a giocare ogni tre giorni oppure questa sosta vi fa bene in questa fase della stagione?
“Con il senno di poi non saprei scegliere. Se i risultati al rientro saranno negativi non ci avrà fatto bene questa sosta, al contrario sì. Ma non vogliamo alibi, non li abbiamo mai voluti e non li cerchiamo ora. In questa settimana abbiamo pensato solo a lavorare a ritmi sostenuti, non vogliamo lasciare nulla al caso e credo che, vedendo l’intensità del lavoro, la sconfitta è stata smaltita nelle teste dei ragazzi”.
Quella di Bra è stata una delle pochissime gare in cui la Castellanzese non è riuscita a esprimersi al di là del risultato. Perché?
“Forse il campo non ha permesso le nostre solite trame, ma dicendo così cadremmo nell’errore di prima. Quello del campo è un dato di fatto ma bisogna dire che ci sono anche gli avversari e nel caso di Lavagnese e Bra sono stati bravi. Poi la differenza la fa l’atteggiamento con cui abbiamo affrontato il match”.
4-2-3-1 promosso o bocciato?
“Premetto che non è il modulo che ci fa vincere le partite, ma l’atteggiamento con cui scendiamo in campo. Basti pensare al fatto che abbiamo giocato così anche in casa con il Chieri e sappiamo come è andata (5-1 per i neroverdi). Abbiamo sperimentato questo schieramento anche per necessità, viste alcune defezioni in rosa per infortuni, acciacchi che ci hanno fatto optare per una novità. E forse la squadra ne aveva anche bisogno a questo punto della stagione”
Covid permettendo, vi aspettano otto gare in poco più di un mese. Ci saranno altre novità nel finale di campionato?
“Tagliamonte, Gazzetta, Gulinelli e l’ultimo in ordine di tempo Chilafi. Credo che tutti loro avranno voglia di mettersi in mostra e aiutare la squadra fino alla fine. E penso anche che troveranno più minuti perché avremo bisogno del loro aiuto per arrivare sino in fondo come vogliamo. Sicuramente ci saranno delle novità”.
Quale sarà la partita decisiva delle otto che rimangono?
“Se guardiamo la classifica attuale, direi lo scontro interno con il Pont Donnaz perché siamo lì ad un punto. Ma per far sì che quella partita possa essere decisiva per la vittoria finale bisogna fare in modo di arrivare alla quart’ultima giornata con questa situazione di classifica o, perché no, migliorarla. Cominciamo dalla prossima con il Borgosesia: abbiamo ancora un po’ di giorni per staccare la testa e preparare al meglio una partita che sulla carta sembrerebbe facile”.
Distanze corte tra le quattro di testa, aspettando i recuperi del Gozzano. La Castellanzese dovrà ancora una volta rimontare come ha fatto spesso. Questo situazione può favorire le vostre caratteristiche?
“La cosa bella è che ci sono quattro squadre in pochi punti e tutte loro si possono giocare la vittoria finale. Tra queste quattro squadre ci saranno ancora molti scontri diretti da disputare, il che vuol dire che tutte hanno la possibilità di rubarsi dei punti a vicenda. Vincerà chi sbaglierà di meno e sarà in grado di dare più continuità possibile al proprio rendimento. I punti però non sono scontati, oggi si possono perdere con tutti anche perché alla ripresa il clima sarà diverso, più caldo e dunque serviranno ancora di più le qualità fisiche e mentali per arrivare in fondo davanti a tutti”.
Alessio Colombo
