In un momento di così forte confusione in casa Pallacanestro Varese, con uno spogliatoio quanto mai in subbuglio ed una situazione di apparente fuggi fuggi generale di tanti giocatori, la tifoseria biancorossa si trova smarrita ed anche un po’ disorientata davanti ad una situazione che ha dell’assurdo, quanto più vissuta a gennaio in un momento in cui la squadra si trova ultima in classifica.
Il periodo arriva al termine di un anno complicato, nel quale si sono verificate le dimissioni di Andrea Conti da GM e Luis Scola, nelle vesti di nuovo Amministratore Delegato, si è sempre più responsabilizzato ed è a capo di un progetto chiaro e ben preciso per ridare smalto e vigore alla Pallacanestro Varese. In questo però chi oggi ci mette le parole e la faccia è il Presidente del Consorzio Varese Nel Cuore, ovvero Alberto Castelli, che ripercorre alcune delle tappe più importanti di quest’anno, con un occhio al futuro ma uno soprattutto sul presente, per migliorare una situazione di campo assai complicata.
Siamo quasi al termine del 2021, un anno davvero complicato. Che bilancio possiamo tracciare di quest’anno biancorosso?
“Dopo un anno nel senso cronologico del termine, non come attività sportiva che vive a semestri, rimane che la Pallacanestro Varese c’è ancora ed oggi come oggi c’è l’augurio, la speranza, la certezza che la Pallacanestro Varese abbia trovato una strada per il futuro. Certo, la gente si domanderà cosa io stia mai dicendo vista la situazione attuale, però io sono sempre abituato a guardare sia al presente che al futuro. Guardare solo all’oggi non serve a nulla”.
Quest’anno la società ha dovuto assorbire un cambio importante come le dimissioni di Conti e l’avvento con sempre più poteri di Scola. A livello di CDA come avete vissuto tutto questo?
“Le dimissioni di Conti sono arrivate come un fulmine a ciel sereno, da una parte. Dall’altra parte l’ingresso di Luis come da lui immaginato e come di fatto è, ovvero molto più soft in una realtà già presente, si sta dimostrando nella realtà dei fatti una grande responsabilità ed impegno di lavoro per lui ma anche una grande fortuna per noi. Con questo non voglio dire che è stata una fortuna che Andrea se ne sia andato, ma Luis è riuscito e ha deciso di prendersi l’incombenza di tante mansioni che faceva Conti prima e che qualcuno in società avrebbe pur dovuto fare”.
Come valuta il programma quinquennale che Scola ha presentato?
“Lo vedo come la luce in fondo al tunnel. Nel senso che, nel bene o nel male, ho vissuto e vivo da ormai tanti anni la realtà della Pallacanestro Varese con questo mio ruolo. Fino a ieri era una realtà che andava avanti un po’ alla giornata. Oggi come oggi invece c’è un progetto a lungo termine e, come ogni progetto a lungo termine, si scontra con la realtà dei fatti immediata. E’ chiaro che siamo preoccupati della prospettiva attuale, ma d’altro canto siamo consapevoli di avere un piano futuro importante a cui poter far riferimento”.
Proprio rimanendo sulla prospettiva attuale, come sta vivendo questo momento in cui pare esserci un fuggi fuggi generale dalla squadra, con una situazione di classifica molto complicata?
“Posso dire che a livello di società siamo tutti molto collegati, ci sentiamo tutti i giorni e siamo ben focalizzati sul momento. Fatta questa premessa, la realtà dei fatti mostra una specie di fuggi fuggi generale perchè oggi i giocatori vivono di prospettive ed appena ne trovano una più allettante cercano di raggiungerla. Siamo relativamente tranquilli, nel senso che prendiamo atto di certe situazioni, sapendo che in alcuni casi non possiamo farci molto a livello contrattuale, e lavoriamo per cambiare il futuro di squadra e cercare di intervenire al meglio dove possiamo. Voglio che sia chiaro però il concetto che nessuno sta dormendo tranquillo e sereno. Lavoriamo tutti costantemente per garantire un presente ed un futuro importanti alla Pallacanestro Varese”.
Alessandro Burin