Non basta il cuore ed il sacrificio alla Openjobmetis Varese per avere la meglio sull’Happy Casa Brindisi in una serata in cui comunque i biancorossi, come già fatto vedere a Treviso e per più tempo questa volta, sono riusciti a rimanere in partita nonostante le difficoltà contro un avversario sicuramente ad oggi di un livello nettamente superiore, sia a livello tecnico che di soluzioni.
Varese nonostante tutto ha avuto il merito di provare a mettere in difficoltà Brindisi con un grande Jones ma si è inceppata sulla serata no di Gentile che ha sbagliato completamente la partita in ogni scelta. Migliora sensibilmente l’interpretazione di squadra della zona, cosa che ha permesso a Sorokas ed allo stesso Jones di risparmiare energie importanti per arrivare al termine dei 40′ ancora in forze ma non è bastato questo per riuscire in un blitz oggettivamente complicato.
Rimane l’equivoco tattico di un Kell sempre meno playmaker e più guardia, come ammette lo stesso Cavazzana in conferenza stampa post partita, mostrandosi comunque parzialmente soddisfatto della prova offerta dai suoi giocatori: “Ho detto ai ragazzi che la strada da perseguire è questa. Lottare su ogni pallone, dare il massimo per cercare di contenere il più possibile la situazione di difficoltà. Avevo sottolineato prima della partita in spogliatoio che sarebbe stato fondamentale contenere la loro fisicità nel pitturato per arginare il loro attacco nei primi secondi dell’azione. Ci siamo riusciti spesso bene, poi è chiaro che loro hanno molto armi e quando hanno fatto break noi ci siamo un po’ arenati contro la loro difesa con qualche forzatura di troppo. Abbiamo lavorato meglio con la difesa a zona ma è normale che poi contro squadre di questo livello con la zona trovino quei canestri da tre che, come stasera, ci hanno condannato. Siamo stati comunque bravi a risparmiare energie e difendere a uomo nel finale, soprattutto con i nostri lunghi lunghi. Kell non è ancora al cento per cento e quindi abbiamo deciso in queste due gare di toglierli la pressione in fase di playmaking affiancandogli De Nicolao e Beane. Comunque in queste due gare ha cercato di essere più intraprendente e coinvolto. Gentile è invece uno dei nostri primi terminali offensivi, sta cercando di dare il massimo e prendersi responsabilità importanti. Stasera le sue percentuali non sono state delle migliori ma sta anche a noi cercare di innescarlo al meglio, invece di andare uno contro tutti. A volte capisce anche lui dove sbaglia, altre si fa sopraffare dal ruolo di leader che sente e finisce con il prendersi anche fin troppi tiri in condizioni difficili. Dal punto di vista emotivo cerca sempre di trascinare tutta la squadra e dobbiamo puntare a tenere coinvolti tutti”.
Dall’altra parte, esce vincitore di serata un soddisfatto Frank Vitucci, che rompe così un tabù per Brindisi che durava da ben 6 gare consecutive tra le mura del Lino Oldrini: ” E’ stata una vittoria importante perché obbligata viste le condizioni non ottimali di Varese. Non abbiamo offerto una prestazione di alto livello ma alla fine qualche giocata difensiva cruciale l’abbiamo fatta bene e penso che abbiamo vinto con merito, anche se avremmo potuto allungare di più il divario e gestire meglio il vantaggio. Era importante per noi continuare a a vincere, farlo fuoricasa e su un campo negli ultimi anni notoriamente difficile per noi. Gaspardo questa sera ci ha trascinato sia in attacco che in difesa ed è stato molto bravo in questo. Auguro a Varese il meglio a cui sono rimasto molto affezionato nonostante tutto”.
Alessandro Burin