Sono ripresi ieri gli allenamenti in casa Openjobmetis in vista della ripresa del campionato del 28 febbraio quando i biancorossi saranno ospiti della Virtus Bologna. Si affronteranno due squadre per niente in salute per motivi diversi: Varese con l’obiettivo salvezza che si fa sempre più difficile e che richiederà uno sforzo elevatissimo nelle ultime 10 giornate di campionato, mentre le V Nere dovranno togliersi le scorie di un’eliminazione prematura dalla Coppa Italia al primo turno delle Final Eight e con il secondo obiettivo stagionale andato in fumo.
Due settimane intense quindi per una Varese che deve fare a meno di Beane, ancora fermo a causa del trauma subito nella gara contro la Fortitudo che gli ha procurato una lesione al polpaccio sinistro e che verrà rivalutato lunedì dopo l’ecografia. Nel frattempo, il lavoro della società prosegue e la dirigenza deve fare il punto della situazione per capire come affrontare al meglio un momento così delicato non solo dal punto di vista sportivo, quanto da quello economico.
Per tale motivo mercoledì si è svolto un Cda allargato nel quale si è discusso della complicata situazione finanziaria del movimento basket causata dal covid-19 che ha contratto i ricavi di tanti club, Pallacanestro Varese compresa. In questo momento si cercano tutte le possibilità per dare maggior forza al brand Pallacanestro Varese, così da avere una base ed una stabilità economica ogni anno sempre migliore, come spiega il GM Andrea Conti: “L’altro ieri è stato un incontro allargato più che un Consiglio d’Amministrazione, nel quale si sono toccati tanti punti, soprattutto quelli di tipo economico, alla luce del fatto che quest’anno sono venuti a mancare introiti legati alla vendita dei biglietti e alla sottoscrizione degli abbonamenti. Questo fattore inizia a pesare in maniera importante. Gli interlocutori sono sempre gli stessi e la difficoltà di reperire risorse è grande“.
Conti continua: “E’ stato un momento in cui si è parlato di quello che vorremo fare della Pallacanestro Varese in futuro. Perché bisogna andare avanti e vorremmo farlo senza dover arrivare a soffrire ed arrancare dal punto di vista economico. Tutti quanti ci stiamo dando da fare per trovare nuova linfa alla società: uno sponsor, un ingresso nel Consorzio Varese nel Cuore o altro. Tutti i massimi componenti societari, oltre alla mano che danno ogni anno, adesso stanno facendo molto di più. Il tutto perché i mancati incassi da botteghino si stanno facendo sentire sensibilmente. A bilancio erano stati messi a livello inferiore rispetto al solito, ma nessuno nel modo più assoluto avrebbe mai pensato che si potesse andare a zero in un anno nel quale già abbiamo contratto i costi in maniera importante, sia sulla squadra che sulla gestione corrente. Purtroppo ogni anno i ricavi crollano, anche quando le cose dal lato meramente sportivo andavano meglio, e per questo c’è bisogno di trovare sempre maggior forza per sostenere la società”.
Alessandro Burin