La scorsa stagione è stata unica sotto tutti i punti di vista, positivi e negativi. Lo è stata, in particolar modo, per il Città di Varese che ha vissuto il suo primo anno in Serie D. Battesimo complicato, ma che ha comunque portato in eredità l’obiettivo minimo, la salvezza, al netto delle mille difficoltà: Covid, infortuni, pause, allenamenti a singhiozzo, cambio di allenatore e via vai continuo di calciatori.

A tal proposito è incredibile, e al tempo stesso paradossale, pensare che dopo solo una stagione ci sono già ben 27 ex biancorossi che stanno proseguendo le loro carriere lontano dal Sacro Monte. Non tutti sono stati titolari inamovibili, anzi, qualcuno non ha mani nemmeno esordito, ma ognuno di loro è stato tesserato dalla società e rientra a buon diritto tra il novero degli ex.

27 è un numero importante, praticamente una rosa intera, e difatti l’organico del Varese che si sta allenando in queste settimane ad Albizzate conta proprio 27 elementi. Se agli ex aggiungiamo i nove riconfermati di quest’anno (senza però contare tutti gli under aggregati dalla Juniores che hanno registrato qualche convocazione o presenza) si raggiunge quota 36 tesserati in un’unica stagione.

Questo dato ci porta a due analisi parallele. Da una parte ciò significa che al primo anno di attività sono stati fatti degli “esperimenti” sul mercato che non hanno pagato, costringendo la società a investire nuovamente per rimediare. In questo, ed è evidente, anche la componente della sfortuna ha giocato un ruolo importante perché sarebbe indecoroso non sottolineare i tantissimi infortuni patiti dai biancorossi nella scorsa stagione che hanno portato a nuovi innesti obbligati.

Dall’altra parte, però, questo numero spropositato certifica la solidità economica del Città di Varese, aspetto su cui, visti i dolorosi precedenti, si era dibattuto a lungo soprattutto all’inizio dell’avventura in Serie D. Proprio tale aspetto, come sottolineato più volte, rappresenta l’assoluta vittoria del Varese che si è faticosamente scrollato di dosso l’ombra delle gestioni precedenti. Chiaramente l’augurio della società per la nuova stagione è di non ripetere quella precedente da questo punto di vista, dimostrando così di aver allestito una rosa numericamente giusta , forte e affidabile.

Anche per quanto riguarda lo staff si contano gli ex: David Sassarini, colui che doveva guidare il Varese verso il professionismo, si è recentemente accasato alla Pistoiese proprio in Serie C. Il direttore sportivo Gianni Califano è al momento ancora in cerca di una nuova occupazione, mentre il consulente di mercato Andrea Scandola ha accettato la corte della Varesina in Eccellenza. A questo punto, però, vediamo dove sono andati i 27 ex del Città di Varese

PORTIERI

Simone Cotardo (’00) – S.D. SAVIO ASTI
Tesserato dopo l’infortunio di Siaulys per avere un’alternativa a Lassi, l’estremo difensore di Cittiglio non ha mai visto il campo. Ripartirà dal Girone B del campionato di Eccellenza piemontese.
Marco Lassi (’00) – svincolato
Catapultato titolare dopo appena due partite, non sempre è riuscito a dimostrarsi all’altezza della situazione; si è comunque fatto le ossa ed è al momento conteso da Vado (appena ripescato in Serie D) e  Nuova Sondrio, squadra di Promozione lombarda (Girone B).
Ovidijus Siaulys (’99) – VIRTUS ENTELLA
Arrivato in prestito proprio da Chiavari, il gigante lituano doveva essere il muro biancorosso. Le prime uscite avevano lasciato ben sperare, poi l’infortunio, e da lì non è più riuscito a riprendersi del tutto. Siaulys è ora tornato alla base, in Serie C, dove inizierà come riserva per giocarsi le sue chance.

DIFENSORI

Riccardo Ammirati (’96) – svincolato
Poco spazio per lui fin dalla gestione Sassarini. Ha salutato Varese nel mercato invernale e ora è svincolato.
Giancarlo Aprile (’99) – CARAVAGGIO
Rinforzo invernale per far fronte alle tante assenze, ha faticato a trovare spazio ed è stato vicino all’addio immediato. Rossi l’ha convinto a restare e quando è stato chiamato in causa ha risposto presente. Prestazioni sufficienti a garantirgli la riconferma in Serie D.
Yuri Giugno (’01) – svincolato
Rinforzo prezioso dalla Castellanzese che ha subito ben impressionato, ma la fortuna non è stata clemente con lui e, al momento, è ancora in fase di recupero dopo il brutto infortunio.
Alessandro Negri (’00) – svincolato
Sprazzi di partite per il terzino sinistro che è però ad un certo punto della stagione è sparito dai radar.
Davide Petito (’02) – ALCIONE
Spesso titolare in quanto unico classe ’02 a disposizione insieme a Nicastri; non è mai riuscito a convincere del tutto. Ora avrà la possibilità di riscattarsi con una nuova esperienza in Serie D.
Tommaso Polo (’98) – SAN MARTINO SPEME
Troppo spesso è apparso timido, ma sulla fascia ha dimostrato di avere qualità importanti anche dal punto di vista balistico. Un gol nel 2-2 casalingo contro la Castellanzese non è bastato per la riconferma; anche lui avrà una nuova chance in Serie D.
Gabriele Quitadamo (’94) – BRA
Il suo arrivo nel mercato invernale ha dato una decisa svolta alla difesa: jolly tuttofare del reparto arretrato è risultato fondamentale nella rincorsa salvezza. L’intenzione di tenerlo c’era, ma non è stato raggiunto l’accordo economico; potrebbe presto tornare a Varese, ma da avversario.
Matteo Simonetto (’96) – MALCANTONE
L’addio improvviso e prematuro, dopo non esser riuscito a trovare il campo con continuità, è già stato metabolizzato da tutti; per lui continua l’avventura in Seconda Lega svizzera.
Francesco Viscomi (’91) – CAVESE
L’addio più rumoroso del mercato invernale, quello del capitano. Dopo la buona seconda metà di campionato con la maglia dell’Acireale, Viscomi proseguirà la sua avventura al Sud in Serie D con la maglia della Cavese; raggiungere la Serie C è l’obiettivo dichiarato.  

CENTROCAMPISTI

Se-Hyun Baek (’01) – svincolato
Qualche timidissimo segnale incoraggiante nelle ultime partite non può garantire nemmeno lontanamente la sufficienza. Anche l’Udinese, società da cui proveniva, ha deciso di non puntare su di lui.
Roberto Guitto (’91) – LORNANO BADESSE
La sua storia è nota: doveva prendere in mano le chiavi del centrocampo ma (per demeriti suoi e altrui) non è riuscito a devolvere il suo compito. Nel mercato invernale si è accasato nel Girone E dove proseguirà la sua avventura anche nella prossima stagione.
Francesco Nicastri (’02) – CASTELLANZESE
Prometteva bene, ma non ha mai trovato la giusta consapevolezza. La prossima potrebbe essere la stagione della consacrazione e i presupposti per continuare a Varese c’erano, ma il giovane esterno ha preferito abbracciare il neroverde della Castellanzese.
Alessandro Rinaldi (’93) – svincolato
Altra menzione alla sfortuna: arrivato con grandi propositi per dare una svolta al centrocampo, un brutto infortunio ha posto la parola fine sulla sua stagione.
Manuel Romeo (’93) – VARESINA
La sua costanza è stata una qualità invidiabile nel corso della stagione e, partita dopo partita, si è ritagliato un ruolo importante nel centrocampo biancorosso. L’infortunio di Vado ha chiuso anzitempo la sua stagione e la società ha optato per non riconferma. Ora si giocherà le sue carte in Eccellenza
Giovanni Scampini (’91) – MASSESE
Premio speciale per la sfortuna. Fin dall’esordio di Sestri Levante gli infortuni si sono dimostrati una costante della sua stagione e non è mai riuscito a trovare la continuità che avrebbe meritato. Anche per lui la scelta di scendere di categoria e intraprendere la via dell’Eccellenza toscana.
Paolo Snidarcig (’01) – UDINESE PRIMAVERA
Le qualità (soprattutto tecniche) c’erano, ma non è mai riuscito a mostrarle. L’Udinese, comunque, ha deciso di puntare ancora su di lui e, al momento, sembra destinato a giocare nella Primavera della squadra friulana.

ATTACCANTI

Besmir Balla (’94) – CREMA
Per molte partite è stato il cuore pulsante del Varese dimostrando una grinta contagiosa e determinazione assoluta. Forse è mancato in zona gol, ma si è sacrificato in ogni zona del campo pur di dare una mano. Avrebbe voluto restare, ma la società ha fatto la sua scelta e l’attaccante albanese è passato nel Girone B.
Alessandro Capelli (’97) – PRO SESTO
La sua riconferma era certa, ma nel momento in cui è arrivata la chiamata dalla Serie C è stato impossibile rifiutare. Capelli torna nella sua Pro Sesto per riprendersi ciò che si era conquistato sul campo: il balzo nei professionisti.
Simone Dellavedova (’02) – SESTESE
Al Varese servivano gli under là davanti e lui, proveniente dal vivaio della Pro Patria, era sembrato il profilo perfetto. Tuttavia non ha sfruttato a dovere le tante occasioni e a fine stagione è subito tornato sotto l’aura tigrotta; deve ancora maturate, tanto, e la Sestese potrebbe rappresentare per lui l’occasione perfetta.
Ameth Fall (’91) – ATLETICO TERME FIUGGI
Il flop assoluto del mercato biancorosso della scorsa estate. Doveva essere il bomber, così non è stato. A gennaio è stato liberato per scarso rendimento: in un primo momento si era accasato con i friulani del Cjarlins Muzane, ma immediatamente si è trasferito nel Girone F dove (sembra) resterà.
Salvatore Lillo (’91) – ARCONATESE
Era sicuramente tra gli uomini di punta ma le tante difficoltà patite dalla squadra hanno pesato anche su di lui. Il rendimento, nel complesso, è stato buono ma l’intesa con Rossi non è sbocciata e ha preferito trasferirsi. Fanfulla e NibionnOggiono per concludere la stagione, Arconatese ora per rilanciarsi.
Andrea Addiego Mobilio (’96) – CAMPODARSEGO
Il poco spazio nelle gerarchie di mister Rossi lo ha portato alla scelta di tornare a casa, alla Lavagnese, dove ha concluso discretamente lo scorso campionato. Ora un’altra avventura in Serie D per dimostrare le sue qualità.
Hervè Otelè (’00) – DERTHONA  
Troppo, ma davvero troppo, incostante. E pensare che è stato il secondo miglior marcatore della squadra; con un minimo di continuità la riconferma sarebbe stata scontata. Così non è stato e per lui si spalancano ora le porte del Piemonte.  
Seydou Sow (’93) – svincolato
Evidentemente l’aura di Fall ha pesato anche su di lui. Sfortunato, e questo è indubbio (anche per lui una serie di infortuni fastidiosi), ma ci ha messo del suo con prestazioni di sufficienza ma non sufficienti. Al momento è in cerca di una nuova sistemazione.

Matteo Carraro

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