Aspettando le Final Eight restiamo concentrati sul Città di Varese eSport conoscendo i protagonisti che hanno conquistato l’accesso alla fase finale di Gallipoli. Settimana scorsa avevamo parlato con il portierone Matteo Beccatelli; oggi cambiamo reparto ed è la volta del bomber Salvatore Cimminiello. Capocannoniere della squadra con 17 gol nella regular season, il ventiduenne con la passione della cucina (di cui ha fatto un lavoro) è stato decisivo anche nei playoff con i suoi gol contro Real Agro Aversa e Luparense.

Salvatore, come sei entrato nel mondo dell’eSport?
“Ho scoperto gli eSports circa tre anni fa quando ho cominciato su ProClub. Sono subito rimasto affascinato e da lì ho iniziato ad ambire ad altri scenari competitivi”.

Quali traguardi personali hai raggiunto finora?
“Sono arrivato a giocare in Serie B nel campionato VPL e nel 2019 al “La Spezia Comics and Games” ho vinto la Lan di ProClub di Fifa 19 contro una delle squadre più forti dell’epoca. Ma soprattutto sono giunto alle Final Eight di Gallipoli avendo l’onore di rappresentare una società come il Città di Varese; e ora si punta alla vetta!”.

Da dove nasce la tua passione per i videogiochi?
“Come tanti altri, fin da piccolo mi è sempre piaciuto giocare ai videogame. Da quando ero bambino ad oggi ne ho giocati veramente tanti, anche se fondamentalmente sono sempre rimasto fedele a FIFA”.

L’opinione di molti è che giocare ai videogame sia una perdita di tempo, un’attività che non ha nulla a che vedere con lo sport; puoi spiegarci perché non è così?
“So che purtroppo secondo molti giocare ai videogiochi equivale a perdere tempo ma, per come la vedo io, il tutto nasce come divertimento, un modo per rilassarsi. Il livello si alza nel momento in cui si diventa un eSport player, anche se sono perfettamente consapevole del fatto ciò non equivalga ad essere un atleta in ‘real life’. Tuttavia, va detto che tanti credono in questa prospettiva di vita e ci stanno puntando molto, a livello di denaro, di modo di vivere e di tanto altro; e io faccio parte di coloro che credono in questo progetto!”.

Cosa significa per te essere protagonista di questo mondo e vivere ogni giorno la realtà eSport?
“Vuol dire aver raggiunto un grande traguardo perché giorno dopo giorno vedo con i miei occhi questa realtà crescere ed espandersi; non posso che essere fiero ed entusiasta nel farne parte”.

Parlando di Città di Varese sei a tutti gli effetti il braccio destro di capitan Guarino; qual è il tuo rapporto con lui e come sei arrivato in biancorosso?
“Io e Sabatino siamo grandi amici da ormai sei anni e ci vediamo praticamente ogni giorno dato che abitiamo a circa 600 metri di distanza; capita spesso che io vada a casa sua o lui venga da me. Sono arrivato al Città di Varese grazie a lui perché tra luglio e agosto 2020 aveva cominciato a dirmi che c’era qualcosa in ballo con la LND e i biancorossi; mi sono semplicemente fidato di lui ed eccomi qui”.

Sei il capocannoniere del Città di Varese; quali sono le tue sensazioni?
“Essere il capocannoniere della squadra o meno non fa differenze per me: si gioca in undici e si vince con il team completo, indipendentemente da chi è in campo. Sicuramente segnare è una bella soddisfazione e ho dedicato ogni gol alla mia ragazza”.

Quanto è importante l’intesa con i compagni per un giocatore eSport?
“L’intesa è tutto, specialmente su ProClub dove undici menti si uniscono per far combaciare tutti i tasselli del puzzle e arrivare alla vittoria”.

Nel corso della stagione il Città di Varese ha più volte cambiato il modulo di gioco, spesso con buoni risultati; l’aspetto tattico è fondamentale anche nel mondo del gaming? In quale posizione dai il meglio di te?
“Abbiamo cambiato tanti moduli studiando le squadre avversarie e, a seconda dei casi, abbiamo optato per un assetto sia difensivo che offensivo; credo che nel mondo dell’eSport la tattica sia tutto. Per quanto mi riguarda so ricoprire bene tutti i ruoli, a parte quello del portiere perché è estremamente delicato. Comunque se capitan Guarino mi ha messo in attacco un motivo c’è: lui ha creduto in me e i numeri non mentono!”.

A questo proposito sei stato un grande protagonista durante il campionato ma soprattutto nei playoff; qual è il tuo segreto per risultare così determinante?
“Il segreto è molto semplice: credere fino alla fine alle proprie capacità e, soprattutto, a quelle dei componenti del team. La cosa più importante, comunque, è che tutti tengano alta la concentrazione in modo da farsi scivolare addosso le paure”.

Qual è stato il momento più difficile della stagione? E il più bello?
“Il momento più buio che abbiamo passato è stato tra l’inizio e la metà della stagione quando sembrava che il gioco stesso non volesse farci proseguire in armonia; tra crash vari e momenti di sfortuna veramente impressionanti non riuscivamo a vincere. Il momento più bello lo abbiamo vissuto nel momento in cui abbiamo raggiunto matematicamente i playoff”.

Adesso testa alle Final Eight: quali sono le squadre da temere?
“Noi non temiamo nessuno perché abbiamo dimostrato sul campo che, con la giusta concentrazione e attenzione, abbiamo le possibilità per farcela contro chiunque”.

Il Città di Varese può arrivare al tricolore?
“Ovviamente. Noi ci crediamo ed è nostro dovere lottare fino alla fine”.

Ti sei posto un obiettivo personale per le Final Eight?
“Sarò scontato: vincere. È una risposta scontata perché è ovvio che tutti i team presenti punteranno con decisione alla vittoria, e noi faremo lo stesso”.

So che sei stato convocato per gli stage in Nazionale; che esperienza è stata?
“È stata una bella esperienza: mi sono affacciato ad una realtà diversa rispetto alle solite competizioni e ho conosciuto giocatori formidabili. Sono stati giorni importanti, di assoluta formazione”.

Andrai all’Europeo? In tal caso cosa significherebbe rappresentare il tuo Paese in una competizione del genere?
“Se dovessi andare all’Europeo credo che vestire la maglia azzurra in un torneo del genere sarebbe un’esperienza di assoluta soddisfazione. Se ciò avvenisse sarei felicissimo e cercherei di dare il meglio di me, ma per il momento sono concentrato solo per le Final Eight”.

Qual è il tuo sogno nel mondo degli eSport?
“Tagliare quanti più traguardi possibili sia a livello personale sia con i miei compagni di squadra perché quando si vince tutti insieme è più bello. E mi auguro di provare questa sensazione il 18 aprile con il Città di Varese al termine delle Final Eight di Gallipoli!”.

Matteo Carraro

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui