Vincenzo Rinaldi lascia la panchina dell’Olimpia dopo 19 anni: a succedergli è Stefano Albertoli, fidato collaboratore di Giuseppe Sannino e che qualche anno fa ha salvato il Luino in Prima Categoria passando per i playout. E’ una vera e propria svolta quella che è maturata nelle ultime ore a Lavena Ponte Tresa, ma l’Olimpia non perderà il suo fondatore, tecnico di lunghissimo corso e uomo simbolo della società: Rinaldi, infatti, rimarrà all’interno della dirigenza con il ruolo di Direttore Sportivo. Sarà lui, dunque, insieme al nuovo mister, a valutare e costruire la squadra che parteciperà al campionato di Promozione 2021/2022.

L’Olimpia è nata con me nel 2002 – spiega Rinaldi – e per tutti questi anni mi sono seduto io in panchina. Dalla Terza Categoria siamo saliti fino in Promozione e ci siamo tolti molte soddisfazioni. Manca quella dell’Eccellenza ma un giorno speriamo di riuscire a raggiungerla. Ora è giunto il momento per me di lasciare spazio a qualcuno di più giovane, anche perchè l’età avanza e non sono più un ragazzino”.

La scelta è caduta su Stefano Albertoli che Rinaldi conosce molto bene e di cui si fida ciecamente: “E’ di Ponte Tresa, ha giocato qui, sa com’è l’ambiente ed è un allenatore competente, esperto, qualificato e il suo curriculum ad alti livelli parla per lui. Siamo amici da anni e, dopo che l’ultima parentesi con Sannino in Grecia al Levadiakos si è chiusa qualche settimana fa, abbiamo trovato l’accordo. Sono davvero contento di affidare a lui la gestione della prima squadra, non potevo chiedere di meglio”.

Lunedì prossimo e mercoledì 16 giugno Albertoli effettuerà due allenamenti con i ragazzi e poi, pezzo dopo pezzo, si comincerà ad assemblare la nuova rosa. “Abbiamo 10 giocatori di nostra proprietà, gli altri, non avendo una nostra Juniores, andremo a cercarli. Ciò che è sicuro è che Albertoli vuole una squadra giovane, formata da gente che abbiamo voglia di giocare e impegnarsi. Negli ultimi anni ci siamo appoggiati su diversi elementi a fine carriera che potevano essere di sicuro affidamento, ma che alla fine non hanno reso quanto ci aspettavamo; adesso cambieremo strategia, puntando su un’ossatura esperta ma attorniata da tanti giovani promettenti che all’Olimpia potranno mettersi in mostra ed esplodere. La nostra ambizione è rinnovata e proveremo a fare del nostro meglio; sarà poi il campo a dire quanto in alto potremo spingerci”, conclude Rinaldi.

Laura Paganini

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