Chi non risica, rosica. Ok, il proverbio era un altro ma le parole spese nel post gara da Aimo Diana (“Loro a fine partita hanno esultato, mentre noi no: questo è il cambio di mentalità che abbiamo fatto, vogliamo vincere sempre”), se da una parte hanno (correttamente) posto l’accento sul diverso respiro dei due progetti tecnici, dall’altra hanno tradito la chiara insoddisfazione per un risultato che in Brianza auspicavano diverso.
Il Renate ieri non ha fatto abbastanza per vincere. La Pro Patria a sufficienza (quantomeno) per non perdere. Sfumatura che giustifica il diverso approccio ai rispettivi bicchieri. Entrambi colmi allo stesso modo. Ma con opposta percezione della quantità del contenuto. Che non significa accontentarsi. Semmai, come ha fatto Javorcic (“Un passo avanti per noi. Siamo giovani, possiamo crescere ancora”), trovare sempre il tag giusto al post di giornata. Il senso (ridotto all’osso) è quello di un altro esame superato. In una serie eduardianamente infinita che prevede già mercoledì l’infrasettimanale con la Lucchese (ore 15, stadio “Porta Elisa”). Ultima in classifica a discreto rischio buccia di banana.

Io che Aimo solo te. Per la Pro Patria decimo risultato utile (5 vittorie ed altrettanti pareggi), 14° clean sheet (7 nelle ultime 9), e settimo 0-0 stagionale. Le gare senza subire reti sono le stesse del Modena miglior difesa della Serie C. Quanto alle strisce, con la sconfitta del Chievo solo Ternana (imbattuta a 22), ed Empoli (16) hanno serie aperte più lunghe tra i professionisti. Nel mirino tigrotto le 11 in D nel 2017/2018 e le 13 in C (11^/23^) nel 2012/13. Di contro, per il Renate di Diana, terza gara consecutiva senza reti (283’), dopo aver segnato nelle 14 precedenti. 

Repetita Ivan. Per la prima volta in stagione, Ivan Javorcic ha proposto un undici già visto. Curiosamente, lo stesso dell’andata con i nerazzurri. Prima o poi (anche solo per una questione banalmente probabilistica), doveva accadere. Con il recupero di Fietta e quello ancora non imminente di Spizzichino, le possibilità di un dejà-vu saliranno ulteriormente. In difesa, a compensazione del rientro di Lombardoni, mercoledì a Lucca mancherà Saporetti dopo il giallo rimediato ieri da diffidato. Per i rossoneri toscani in panchina ancora il vice Oliviero Di Stefano causa seconda giornata di squalifica del tecnico Giovanni Lopez.

A Lucca asciutta. E’ una classica. Secondo un personalissimo criterio che considera tale un confronto che può vantare precedenti in Serie A. Tra Pro Patria e Lucchese i trascorsi sono complessivamente 29, 12 nella massima serie. Bilancio fluido con 9 successi biancoblu, 9 pareggi e 11 vittorie toscane (2/4/8 a Lucca). L’ultima delle 2 vittorie corsare tigrotte risale a (quasi) 60 anni fa: 30 dicembre 1962 in Serie B (0-2 griffato Gianfranco De Bernardi e Albini). Trivia di giornata che coinvolge il Porta Elisa, stadio inaugurato il 20 gennaio 1935 proprio in occasione di un Lucchese – Pro Patria di Serie B. Per la cronaca, vinto dai rossoneri per 2-0.    

Jesi, oggi, domani. Designazione marchigiana per la 25^ con gara affidata a Filippo Giaccaglia di Jesi (Mauro Dell’Olio e Filippo Pappagallo di Molfetta gli assistenti, Mauro Gangi di Enna il quarto ufficiale). Secondo anno con 18 gare all’attivo in categoria (6 successi interni, 7 esterni e 5 pareggi), lo jesino ha già incrociato la Pro ai tempi della D.      
9 ottobre 2016  Virtus Bolzano – Pro Patria  0-1  Serie D

#cezzzionale. Tra i buoni motivi per mandare ai posteri questo lunedì 15 febbraio, l’esordio di SciabolaTalk, contenitore nazionalpallonaro disponibile in rete sulla piattaforma ClubHouse. Ideatori del format i giornalisti Francesco Pagani e Nicolò Ramella (sì, quel Nicolò Ramella, il Responsabile della Comunicazione biancoblu). Ospite del primo episodio (ore 20.45) Marco Parolo, ieri sera posterizzato a San Siro da Lukaku.           

Giovanni Castiglioni

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui