Si è tenuta ieri, presso l’Auditorium Parco della Musica di Roma, la consegna dei Collari d’Oro al merito sportivo, la più alta onorificenza che una società possa ottenere da parte del Coni. Tra le società premiate, come già raccontato qualche mese fa, c’era anche la Società Ginnastica Virtus Gallarate, giunta a Roma nelle figure del Presidente Nicola Pozzi e della dirigente Marisa Verotta.

I due, premiati dal Presidente Malagò in presenza del Presidente del Consiglio Mario Draghi e del Sottosegretario allo Sport Valentina Vezzali, hanno così portato in altissimo il nome di Gallarate e della società, ormai centenaria, ottenendo un premio che è il regalo di Natale più bello che mai si potesse immaginare. La premiazione è ancora di maggior valore, visto che a fianco della Virtus Gallarate sono saliti sul palco rappresentanti dello sport italiano come Roberto Mancini, Marcell Jacobs, Gianmarco Tamberi e Bebe Vio, premiati come sportivi dell’anno.

Solo cinque le società premiate con il Collare d’Oro, a dimostrazione del valore di questo titolo, che emoziona ed inorgoglisce Marisa Verotta. “Quella di ieri è stata una giornata straordinaria. Abbiamo vissuto un’emozione fortissima e portato il nome della Virtus Gallarate nelle eccellenze sportive del territorio italiano. Il Collare d’Oro al merito sportivo è il più alto riconoscimento a cui una società possa aspirare e noi lo abbiamo ottenuto. Arriva dopo aver già ricevuto la Stella d’Argento al merito sportivo, da noi ottenuta nel 1971, e quella d’Oro che abbiamo preso nel 1984. La cerimonia è stata bellissima, noi siamo stati i primi ad essere premiati ed è stato emozionante trovarsi sul palco con tutti quei campioni. E’ un riconoscimento che in questo momento non ci saremmo mai aspettati ma di cui siamo veramente felici. E’ una bellissima gratificazione per tutti gli sforzi che ogni giorno vengono fatti in società. Penso che sia stata una bella soddisfazione anche per la città tutta trovarsi una società di Gallarate premiata dal Coni per qualcosa che dà lustro e smalto a tutta la città. E’ sicuramente il regalo di Natale più bello che potessimo ricevere”.

Alessandro Burin

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