Si avvicina sempre di più non solo l’inizio del campionato di LBA, quanto quello delle categorie senior del basket provinciale e regionale. Una stagione che dovrà sancire definitivamente il ritorno alla normalità dopo le peripezie di questo ultimo anno e mezzo contrassegnato dal covid-19, che non ha permesso di vivere una stagione vera.
Parlando di C Gold, ad esempio, lo scorso anno diverse società hanno messo in piedi soldi, forze, energie e volontà per permettere ai propri giocatori di scendere in campo da gennaio in poi, di farlo in pieno sicurezza e di portare a termine una sorta di mini campionato, che ha permesso di ridare alla gente ed alle società stesse una prima ripartenza dopo i lunghi mesi di lockdown.
Tra di esse vi è anche Varese Academy che, iscrivendosi con i ragazzi dell’under 18 a questo campionato senior, ha fatto fare un’esperienza unica ai giovani giocatori biancorossi, con la possibilità di confrontarsi in un campionato di livello superiore a quello che può essere un giovanile e sicuramente diverso a livello di avversari in termini di esperienza e fisicità soprattutto.
Il primo approccio con il mondo senior è così stato molto utile per aiutare a crescere i ragazzi di Academy in un percorso formativo continuo. Anche quest’anno il settore giovanile di Pallacanestro Varese si presenta ai nastri di partenza del campionato grazie ad una wild card speciale concessa per meriti sportivi che non permetterà di accedere ai playoff del torneo, ma comunque di parteciparvi. La squadra è inserita nel girone verde insieme a Basket 7 Laghi Gazzada, BasketBall Gallarate, Basket Team Mortara, Bk Valceresio, Milano3 Basket, Opera Basket Milano, Pallacanestro Busto Arsizio, Robur Saronno ed Usd Nervianese.
Una nuova avventura che parte tra una settimana più o meno e che l’allenatore dei biancorossi Enrico Rocco, approccia così dopo le prime settimane di allenamento.
Quanto può essere importante fare un campionato come quello di C Gold per questi ragazzi ai fini del loro percorso di crescita?
“Direi che è fondamentale. Nel momento in cui si trovano quasi al termine del percorso giovanile, già iniziare quello senior è secondo me essenziale. Lo ritengo di assoluta importanza come passo da fare fare a loro”.
Come coach cosa si aspetta da questo campionato da parte dei suoi ragazzi, ha qualche obiettivo particolare che vorrebbe raggiungere?
“L’obiettivo è quello di crescere di partita in partita. All’inizio avremo qualche difficoltà come primo impatto, anche se molti di loro hanno già giocato in C Gold l’anno scorso, che però è stata un’annata particolare, tutta concentrata in tre mesi. Qui è diverso ora e quello che mi aspetto è una crescita durante l’anno, facendo fatica all’inizio ma portando i nostri avversari a far fatica nel girone di ritorno”.
Dall’esperienza dell’anno scorso che lei citava, dove ha visto maturati i suoi ragazzi? Magari dal punto di vista dell’approccio alla partita?
“Non ho visto questa grande differenza. L’approccio alla partita per dei ragazzi è sempre importante, anche perché non è che il campionato under 18 l’anno scorso o 19 quest’anno di Eccellenza sia tanto inferiore a quello di C Gold. Vedo sempre buona disponibilità ed applicazione e questo è importante. Noi non lavoriamo poi come una squadra senior, noi cerchiamo di migliorare i nostri giocatori e li portiamo a giocare con i più grandi, poi loro devono essere bravi ad adattarsi alla situazione ed al livello di gioco”.
C’è qualche giocatore da cui si aspetta un po’ di più quest’anno?
“Innanzitutto mi aspetto che Mauro Villa e Bogunovic, che l’anno scorso hanno avuto problemi fisici, abbiano un impatto positivo. Dal resto del gruppo mi aspetto che ascoltino quello che io ed il mio staff diciamo e lo mettano in pratica nel lavoro settimanale. Non mi piace parlare troppo dei singoli, ho citato questi due perché in una stagione di 3 mesi e mezzo hanno avuto solo 15 giorni di gloria e spero si possano riscattare quest’anno”.
Qual è la squadra più forte del vostro girone?
“Secondo me siamo in un gruppo molto forte. Dire chi sia la migliore è difficile, rischierei di offendere qualcuno e non mi va. Certo che realtà come Saronno, Gallarate, Busto Arsizio, sono forse un gradino sopra le altre. Squadre come Milano Tre, Nerviano, Gazzada, Mortara, vanno affrontate nel modo giusto, perché hanno giocatori di qualità, non sono magari costruite con l’intento di salire in Serie B ma poi i giocatori in campo fanno la differenza. Ritengo che siamo in un girone molto competitivo e questo non può fare altro che farci bene, perché ci permetterà di crescere non solo durante gli allenamenti ma anche in partita”.
Alessandro Burin