Quattro giorni all’alba. Sarebbe meglio dire giornate nel nostro caso. Venezia, Treviso, Trieste e Brindisi. Una dorsale adriatica con un breve excursus nell’entroterra per definire il futuro di questa Openjobmetis. Un calendario non certamente facile per i biancorossi che si troveranno ad affrontare un nucleo di avversarie tutte di fascia alta e, ad eccezione di Trieste, già praticamente certe di partecipare ai playoff, mentre i giuliani si dovranno ancora sudare il posto al sole.
La corsa ovviamente viene fatta su Cantù che affronterà Brescia in questa giornata per poi affrontare in casa lo scontro diretto con Reggio Emilia, altra trasferta cruciale a Bologna sponda Fortitudo e poi Sassari in casa. Tre scontri diretti per decidere la sorte della compagine allenata da Piero Bucchi evidenziano una possibile maggior semplicità del calendario, anche se a fine anno non vi sono gare facili.
Quante vittorie mancano a Varese? Una o forse due per essere sicura del proprio destino visto che gli scontri diretti, purtroppo, non arridono certo alla squadra di coach Bulleri. Allora bisogna iniziare a cercare i punti necessari per mettersi alle spalle questa tormentata annata a partire dalla gara di oggi, mercoledì 14 aprile alle 18.30, in casa contro la spesso fatal Venezia.
Gira che ti rigira i lagunari sono sempre lì, nelle prime posizioni della classifica e le facce della squadra di coach De Raffaele son quasi sempre le stesse. E’ uno degli ultimi veri gruppi che abbiamo visto all’interno di una Serie A divenuta ormai in continua trasformazione con le porte girevoli di un mercato sempre aperto, oltre alla difficoltà di parecchie consociate di programmare più in là della singola stagione. Guarda caso la continuità ci parla di due semifinali scudetto e due scudetti, una Coppa Italia e una Fiba Europe Cup negli ultimi 5 anni. Certo, ci direte voi cari lettori, va anche associata a un budget comunque importante, ma il fatto di conoscersi in campo e fuori aiuta.
Cosa dovrà fare l’OJM per portare a casa la pelle (leggasi i due punti)?. Innanzitutto, fermare quella macchina da canestri che risponde a Mitchell Watt. Lungo dotato di mani sopraffine e grandissimo talento unito a una bella costanza di rendimento: sarà un altro banco di prova importante per un Egbunu uscito malconcio dalla sfida con Elegar. Certi della voglia di riscatto del nostro, il problema sarà che avrà a che fare con due bei pivottoni dato che il cambio è il campione d’Europa Gasper Vidmar. Così come bisognerà fare attenzione a Stefano Tonut: giocatore cresciuto tantissimo e su cui Beane e anche Douglas dovranno spendersi in retroguardia per togliere le soluzioni tanto care al figlio d’arte veneziano. Soprattutto bisognerà fare tesoro dell’esperienza recente di Reggio Emilia dove Varese si è fatta colpire in retroguardia: senza l’apporto al 100% in difesa da parte di tutti, questa squadra è destinata a ballare e se si balla, spesso il finale ha il sapore dolceamaro del fiele.
Matteo Gallo