L’annuncio era atteso dall’anno scorso, da quando era ufficialmente iniziata l’avventura del Città di Varese in Serie D, ma gli inghippi burocratici hanno protratto l’ufficialità fino ad oggi. Ora è certo: il Comune di Varese ha firmato la convenzione che riguarda il Centro Sportivo delle Bustecche. A comunicarlo, proprio al campo delle Bustecche in stato di abbandono da un anno, è il Sindaco Davide Galimberti insieme all’Assessore allo Sport Dino De Simone e al presidente biancorosso Stefano Amirante.

Ed è proprio quest’ultimo ad inaugurare l’incontro chiarendo subito: “Ci troviamo alle Bustecche e questo nome rimarrà poiché è nostro dovere valorizzare il territorio; Varesello non esiste più, anche perché è uno scimmiottamento di altre realtà”. Passando poi alle questioni più pratiche, Amirante prosegue: “La firma è arrivata in tempo affinché partisse la vigenza della convenzione dal 1 aprile: ci sono dei lavori che abbiamo preso l’obbligo di effettuare qui e allo stadio per quanto riguarda la casa del custode e le zone limitrofe. Chiaramente esiste un canone che tiene conto dell’entità economica dei lavori e sono state poste delle garanzie per un valore di 262.000€ qui e di 16.000€ al Franco Ossola. L’architetto incaricato è Maurizio Barile, una persona conosciuta e rispettabile, nonché presidente della Garibaldina con cui, proprio qui, il Città di Varese ha disputato la sua prima partita”.

Il 31 marzo, come riferisce il presidente, è stato presentato il progetto che include una serie di lavori migliorativi i quali non prevedono una ridiscussione delle convenzioni, per cui il Città di Varese si farà interamente carico delle migliorie. Quale sarà l’aspetto delle Bustecche? “Realizzeremo un campo sintetico omologato fino all’Eccellenza – spiega Amirante – con tribuna e spogliatoi. La prima sarà integrata con dei bagni e un bar da ristrutturare che fungerà anche da biglietteria; gli spogliatoi saranno invece ristrutturati e allargati per essere messi a norma. La struttura sarà dotata anche di un impianto fotovoltaico. Il campo secondario dell’area comunale resterà al momento a disposizione del quartiere e successivamente lavoreremo anche per migliorare il campo a cinque. Per quanto riguarda il campo della ‘Provincia’ bisogna aspettare ancora un po’ ma ci sono delle trattative in ballo”.

Le tempistiche? “Oggi non è il giorno in cui voglio festeggiare perché sarò soddisfatto quando i lavori saranno finiti – sentenzia Amirante –. I lavori all’Ossola sono più semplici da fare, cominceranno martedì 6 aprile e saranno finiti entro fine mese. Per quanto riguarda le Bustecche bisogna pazientare ancora un po’ per ultimare la parte burocratica e la scadenza è fissata per il 31 maggio; ciò vuol dire che da inizio giugno saremo pronti per cominciare. Il nostro obiettivo è inaugurare la struttura, intesa come campo, spogliatoi e tribuna, entro il 15 agosto”.

Sta di fatto che dalla prossima stagione il Varese avrà una la sua casa e comincerà a strutturare un suo vivaio. Amirante, infatti, conclude dicendo: “Costruiremo qui il nostro settore giovanile e dalle 13 alle 20 di ogni giorno saremo impegnati tra Prima Squadra, Juniores, Scuola Calcio e settore giovanile agonistico e pre-agonistico. Questo posto sarà migliorato e diventerà il vero valore della città di Varese e del Città di Varese”.

A ruota prende la parola un entusiasta De Simone: “Il presidente dice che non è questo il momento di festeggiare, ma oggi si apre ufficialmente il momento della riqualificazione di quest’area che ha bisogno di essere popolata. Ci sono chiaramente altri progetti in ballo, orientati anche al basket, che trasformeranno questa zona in un’area di sport per tutti”. Guardandosi intorno l’Assessore continua: “Un anno di abbandono ha portato a tutto questo: finora si è andati avanti all’italica maniera, ma da oggi si apre una nuova porta grazie alla serietà della società, degli uffici comunali e del Sindaco. Oggi si inaugura una nuova pagina sulle Bustecche e su Varese”.

In chiusura interviene il Sindaco Galimberti: “Stefano e Dino hanno già spiegato tutto. Io voglio ringraziare chi ha permesso tutto questo perché evidenzia un metodo di lavoro serio volto a rigenerare gli impianti sportivi della nostra città. La serietà ha coinvolto tutti, dal Comune al Città di Varese, in un periodo non semplice come quello che stiamo vivendo; non era facile arrivare a questo risultato in tempi di Covid. La ristrutturazione delle Bustecche è un’occasione di rinascita per il quartiere e per la città di Varese: la convenzione è decennale perché vogliamo guardare al futuro e quando inaugureremo ufficialmente la struttura mi auguro che si avvii un progetto sportivo che porti il Città di Varese dove merita di stare”.

Matteo Carraro

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