Una seconda giornata di Coppa Italia che ha lasciato davvero strabiliati tutti quelli che hanno assistito alla sfida delle 18 tra Brindisi e Trieste e soprattutto quella delle 20.35 tra Sassari e Pesaro. Due partite giocare ad altissima intensità ed eseguite sotto una vocazione offensiva unica che ha lasciato spazio allo spettacolo e al batticuore. 

Così finisce che la Brindisi di Vitucci si conferma ormai esperta di Coppa Italia, avanzando anche per quest’anno alle semifinali grazie alla solita presenza fisica sotto canestro che fa la differenza  con Krubally e Perkins a fare la voce grossa contro i lunghi triestini. 
Ma questa volta contro Trieste Brindisi trova nuova linfa anche da inaspettate fonti di punti come la monumentale prova di un Gaspardo da 17 punti e soprattutto un Visconti che entra con la sfacciataggine di chi è giovane e vuole far capire a tutti che è pronto a spaccare il mondo, piazzando una prestazione da 12 punti tutti siglati con tiri da tre che lanciano una Happy Casa, ancora orfana dal suo miglior marcatore, Harrison, sopra soglia 90 punti, per un 93-81 finale che le consegna l’accesso al turno successivo. 

Se la partita tra Brindisi e Trieste subisce un deciso indirizzamento nel quarto quarto, la sfida tra la Dinamo Sassari e la Carpegna Prosciutto Pesaro (in foto in altro – FB Victoria Libertas Pesaro) resta indecisa fino alla fine di un supplementare, per due squadre che regalano uno spettacolo pirotecnico assurdo. Una partita dove la difesa diventa cosa sconosciuta, se non per alcuni sprazzi di pressione asfissiante degli uomini di Pozzecco e la zona di Pesaro intenta ad arginare Bilan al momento dell’uscita di Cain per 5 falli ad inizio quarto quarto. Un fattore, quello difensivo, che nulla può contro la verve offensiva della serata di entrambe le squadre. 
Il match è fatto di continui cambi di padrone, con Pesaro che trova una prova da Carrer High di un fantastico Robinson da 27 punti, ma anche un Drell che in stagione viaggia a 5 punti di media e ieri nei primi 4 minuti di gara ne piazza 13, concludendo con 19 finali. Una prestazione di squadra sublimata dalla solita prova enorme di un Delfino che, come il vino migliora con il tempo che passa e che permette ai suoi di superare una Dinamo mai doma, che si aggrappa alle giocate di uno Spissu che sfiora la tripla doppia con 20 punti 9 rimbalzi e 9 assist, un grande Bendzius e sopratutto un Gentile in serata di grazia, che all’ultimo secondo dei tempi regolamentari trova un canestro fuori da ogni logica fisica e manda le squadre al supplementare sul 99-99 pari. 
Al supplementare la decide una tripla di quel Tambone di varesina memoria, che resta in panchina tutta la gara per un problema fisico, entra e diventa uomo chiave di una Pesaro che vola sulle ali dell’entusiasmo per il 110-115 che significa semifinale. Una partita dalle fattezze NBA per la mole di punti segnati e per la bellezza che le due squadre mettono sul parquet del Mediolanum Forum. Vince Pesaro, confermandosi lietissima sorpresa di queste Final Eight pronta a stupire anche con Brindisi in semifinale. 

BRINDISI-TRIESTE 93-81 (25-18, 18-20, 23-23, 27-20)
HAPPY CASA BRINDISI: Krubally 8, Zanelli 3, Visconti 12, Gaspardo 17, Motta ne, Thompson 11, Cattapan ne, Guido ne, Udom 12, Bell 14, Perkins 12, Willis 4. Allenatore: Vitucci
ALLIANZ PALLACANESTRO TRIESTE: Coronica ne, Peric, Upson 12, Fernandez 9, Arnaldo, Laquintana 5, Delia 12, Henry 15, Cavaliero, Da Ros 8, Doyle 16, Alviti 4. Allenatore: Dalmasson

BANCO DI SARDEGNA SASSARI-CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO 110-115 (26-24; 27-25; 23-21; 23-29; 34-45)
DINAMO SASSARI: Gentile 15; Bendzius 22; Spissu 20; Bilan 19; Burnell 17; Chessa N.E; Re N.E; Katic 2; Kurslin 8; Treier 3; Happ 4; Gandini N.E
PESARO: Drell 23; Delfino 19; Filipovity 12; Robinson 15; Tambone 3; Serpilli N.E; Filloy 7; Zanotti 6; Robinson 27; Cain 3; Basso 0; Mujakovic N.E

Alessandro Burin

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