Sarà Armani Exchange MilanoCarpegna Prosciutto Pesaro la finale della Coppa Italia 2021 targata Frecciarosa.
Due squadre che raggiungono la finale, una, Milano, per rispettare i pronostici e segnare due, alla voce trofei vinti, dopo la Supercoppa di settembre. L’altra, Pesaro, torna a disputare una finale di Coppa Italia a 17 anni di distanza dall’ultima volta, grazie a quel lupo di mare della panchina Repesa e l’esperienza di Delfino, che trascinano i marchigiani in finale.

Le due semifinali di ieri sono state molto diverse tra loro.
Milano parte malissimo contro Venezia, finisce sotto 20-8, prima di dare gas a tutto il potenziale tecnico e fisico di cui dispone la squadra di Ettore Messina e decidere di andare a conquistarsi la finale, con un terzo quarto dove i meneghini fanno un parziale di 30-11 ai veneti e chiudono la partita, arrivando all’ultimo periodo sul 72-49.
Un Rodriguez da 22 punti e 9 assist sale in cattedra, seguito a ruota da un grande Hines in doppia doppia da 14 punti e 10 rimbalzi ed un Leday da 16 punti sugli scudi, portano la i biancorossi sul 96-65 finale e conquistano il pass finale.

Di tutt’altra fattezze la seconda semifinale di giornata, quella tra la Happy Casa Brindisi e appunto Pesaro che si conclude solo a pochi secondi dalla sirena dell’ultimo quarto. Un finale al cardiopalma che è tale solo grazie alla voglia ed alla forza di non arrendersi mai di una Happy Casa sotto di 17 punti a metà del terzo quarto e che, pur non giocando una pallacanestro eccezionale ed ancora orfana del suo miglior marcatore, Harrison, è capace di rimontare fino a -1. Ma Pesaro in questa Coppa Italia, si dimostra squadra solidissima sia in campo che nella testa e non facendosi prendere dalla paura di perdere una gara ormai quasi vinta, riesce sempre a stare davanti e a portare in porto la gara. Così nonostante le ottime prove di Thompson e Perkins, rispetrivamente 19 e 16 punti l’uno, la squadra di Jasmine Repesa può contare ancora una volta su una gara di quello che concorre ad essere il miglior giocatore della competizione, quel Robinson da 27 punti con Sassari che ne mette a segno altri 23 con Brindisi ed in collaborazione con il solito Carlos Delfino da 10 punti e tanta sostanza, porta i suoi alla conquista della finale.

Una finale che ovviamente vede i favori del pronostico tutti dalla parte di un’Olimpia molto più lunga nelle rotazioni, fattore indispensabile in una competizione che si gioca su 4 giorni no stop, oltre ad un tasso tecnico notevolmente superiore a Pesaro che, dal canto suo, non ha nulla da perdere e darà sicuramente tutta l’anima e le energie di cui dispone per portare a casa un trofeo che avrebbe dello straordinario.

Appuntamento alle 18:15 con la palla a due di una partita da non perdere.

Questo i tabellini dei due match:

AX ARMANI EXCHANGE MILANO – UMANA REYER VENEZIA 96-65 (20-25, 22-13, 30-11, 24-16)
Milano: Punter 2, LeDay 16, Moretti, Moraschini 3, Rodriguez 22, Biligha 6, Cinciarini 2, Delaney 4, Shields 12, Hines 14, Datome 13, Wojciechowsski 2. All. Ettore Messina
Venezia: Casarin 4, Stone 3, Bramos 7, Tonut 14, Daye 2, De Nicolao 7, Campogrande 2, Clark 3, Chappell 5, Mazzola, Cerella, Watt 18. All. Walter De Raffaele

HAPPY CASA BRINDISI-CARPEGNA PROSCIUTTO PESARO 69-74 (12-15, 28-41, 45-52)
Brindisi: Motta ne, Krubally 1, Zanelli 3, Visconti 8, Gaspardo 6, Thompson 19, Cattapan ne, Guido ne, Udom 9, Bell 3, Perkins 16, Willis 4. All.: Vitucci
Pesaro: Drell 3, Filloy 8, Cain 6, J. Robinson 23, Tambone 6, Mujakovic ne, G. Robinson 5, Basso ne, Serpilli ne, Filipovity 3, Zanotti 10, Delfino 10. All.: Repesa

Alessandro Burin

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