Non ci sono più dubbi sul fatto che la ripartenza dello sport tutto e del basket, in questo caso specifico, sia quanto mai pronta ad essere messa in atto in maniera decisa. La lotta al coronavirus sta portando ottimi risultati in termini di contenimento del virus. La situazione sanitaria rimane stabile e non dà segni di crisi, dando anzi così la possibilità alle istituzioni di poter piano piano allentare le misure restrittive che nell’ultimo anno hanno modificato la vita della comunità, oltre che di moltissimi settori.

L’ultimo Consiglio dei Ministri di ieri ha portato in dote sempre maggiore capienza in zona bianca per quello che riguarda anche gli eventi al chiuso, fino ad ora i più colpiti dalle restrizioni di sicurezza sanitaria. Il basket vede così la possibilità di riaprire le porte dei propri palazzetti al 60% della capienza da lunedì11 ottobre, con la prospettiva di un rapido arrivo al 100%, che sancirebbe la definitiva ripresa economica del movimento.

Una vittoria che è giunta anche grazie ai gridi di dolore delle istituzioni della palla a spicchi, FIP e LBA, che tramite i loro presidenti Petrucci e Gandini non hanno mai mollato nella richiesta di aperture sempre maggiori collegate a regole ferree di sicurezza quali Green Pass obbligatorio e mascherina, ed è proprio il Presidente di Lega che oggi festeggia così a TGCOM 24, l’obiettivo raggiunto di superare la soglia del 50% di aperura: “E’ sicuramente un importante passo avanti soprattutto perché la politica e l’esecutivo hanno scelto di decidere e non solo di applicare semplicemente le indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico. Il fatto di essere passati dal 35% al 60% è un grande avanzamento verso quella che resta la vetta da raggiungere e cioè la capienza del 100%, proprio per seguire in maniera completa l’applicazione del green pass e di pari passo, l’incremento delle vaccinazioni che ha raggiunto ormai l’80% della popolazione. Siamo attrezzati per far rispettare le regole e gestire questo aumento di capienza nel modo più sicuro possibile, d’altronde lo facciamo dallo scorso anno, quando all’inizio della stagione avevamo un limite di capienza del 25% e non si era ancora partiti con le vaccinazioni. Questo grazie anche alla grande professionalità dei nostri steward e alla possibilità di mantenere gli accessi separati. In più consideriamo anche che nei nostri impianti vi sono volumetrie tali per cui il riciclo dell’aria è certo migliore rispetto ad altri ambienti al chiuso”.

Alessandro Burin

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui