La notizia, per la verità attesa da tempo, è arriva come un lampo in una afosa giornata di luglio: Daniele Minelli è stato reintegrato nell’organico della CAN in sovrannumero per la stagione 2021-22.

Un’agonia vera e propria durata dieci mesi, da quando in maniera inspiegabile Minelli e Niccolò Baroni furono dismessi ingiustamente.
Inspiegabile? Forse oggi una spiegazione riusciamo a darcela dopo i vari ricorsi e la diffusione della chat whatsapp in cui veniva palesata l’ingiusta dismissione.

Ma non è ora il tempo della polemica. Qualcuno ha già iniziato a pagare, tante teste sono cadute in un sistema, come quello dell’AIA, che non si basava più su meriti sportivi.
Oggi è il tempo della rivincita, della soddisfazione e dell’attesa di rivedere Daniele Minelli nuovamente in campo con un fischietto in mano a dirigere una partita di calcio. Quello che meglio sa fare nella sua vita lavorativa, quello a cui ha dedicato ogni giornata con duri allenamenti che non ha smesso di fare nemmeno in questi 10 mesi di calvario, quello per cui ha lottato strenuamente per vincere un’ingiustizia.

Da amante del bel calcio, e una buona partita passa inevitabilmente da un buon arbitro: bentornato Minelli!

Michele Marocco

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