Nonostante la profonda delusione provata per la rinuncia alla Serie DNB conquistata nello spareggio contro La Spezia. Nonostante tutti i protagonisti della brillante e vittoriosa cavalcata in questo periodo abbiano esaurito tutte le lacrime a disposizione.
Smaltiti, non senza fatica, questi stati d’animo il club saronnese riprende nel solo modo possibile: usando la logica oppure, spiegata in altri termini, ottimizzando la “ragion di stato”.   
“Rinunciare al salto di categoria per la seconda volta nel giro  di pochi anni non è stato facile, anzi – spiega Marco Novati, general manager saronnese -, fuori da ogni metafora posso dire che si è trattato di una decisione davvero dolorosa quella presa dal nostro presidente Ezio Vaghi. Dolorosa e molto tormentata perchè, a differenza di quanto accaduto qualche anno fa, questa volta sotto il profilo economico avevamo tutte le carte in regola e la copertura economica adeguata per affrontare i costi e le variabili richieste dalla DNB”.

Quindi, se la questione “argent” era stata sistemata, perchè rinunciare?
“Il motivo è tanto semplice, quanto, al momento, irrisolvibile: alla voce “struttura societaria” non ci siamo sentiti pronti nè preparati. Ormai, per affrontare il campionato DNB serve un’organizzazione in termini di uomini e mezzi che noi non abbiamo. Terra, terra mi riferisco a team manager, dirigenti accompagnatori con tanto tempo libero a disposizione e volontari disposti a dare una mano e in grado di aiutare il club. In un totale al ribasso parlo di almeno una decina di elementi in grado di garantire il buon funzionamento della “macchina DNB”. Invece, nei giorni successivi alla promozione, quando ci siamo guardati negli occhi e ci siamo contati non siamo arrivati nemmeno alla metà del numero richiesto. Così, d’accordo con Ezio Vaghi ci siamo dati due obiettivi: allestire una squadra ancora competitiva per l’altissimo livello in CGold e, soprattutto, aspetto fondamentale, lavorare duro nei prossimi mesi per allargare la base societaria allo scopo – dovesse ancora succedere di vincere il campionato -, di farsi trovare pronti, preparati e attrezzati alla A alla Z. Questo, lo abbiamo detto in mille modi anche ai giocatori, è il nostro impegno formale ed assoluto in vista della stagione 2021-2022″.

Parlando di squadra competitiva, direi che siete già a buon punto.
“Credo proprio di sì perchè, a conferma del fatto che la Robur Saronno non solo “vede” la posta, ma rilancia, abbiamo subito chiuso la trattativa con Marcello Cozzoli, guardia in uscita da Legnano Basket, che è uno dei migliori giocatori della categoria. Con l’arrivo di Cozzoli e la conferma di gran parte del gruppo (solo Beretta ha scelto di andare in DNB a Bernareggio ndr) che ha vinto il campionato – Gurioli, Politi, Marusic, Fusella, Tomba, Pellegrini, De Capitani, Tresso -, dobbiamo solo risolvere il rebus legato alla figura del playmaker titolare. Puntiamo a riavere con noi un giocatore di classe e talento come Jack Mariani il quale, però, per problemi legati alla sua attività lavorativa, sarà disponibile a tempo pieno solo dal mese di gennaio 2022. Pensiamo che la squadra così com’è adesso abbia grande qualità per lavorare al meglio e  fare comunque un figurone in attesa per inserire Mariani quando arriverà il suo momento. Se, al contrario, le cose in corso d’opera dovessero andare diversamente resteremo vigili e attenti sul mercato per riempire l’organico con un regista di grande valore”.

Ultima questione: avete cambiato la guida tecnica sostituendo coach Tato Grassi con coach Renato Biffi. Scelta inconsueta quella di dire addio ad un coach vincente, o no?
“Confermo: per certi versi si è trattato di una decisione sorprendente della quale mi assumo tutte le responsabilità. Ringraziamo di cuore coach Tato Grassi per il lavoro eccellente che ha svolto nelle ultime due stagioni coronate comunque da un primo posto in regular season nella stagione cancellata dal covid-19 e da una fantastica promozione in DNB. Però, per diverse ragioni, abbiamo pensato fosse arrivato il momento di cambiare e affidare la squadra a coach Biffi che essendo già stato con noi sia da giocatore, sia da allenatore conosce benissimo l’ambiente e le nostre esigenze e, ne siamo sicuri, sarà l’interprete ideale della nostra voglia di ripartire di slancio”.

Massimo Turconi    

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