Tempo di derby in casa Openjobmetis Varese che sfiderà l’AX Milano (domenica 10 ottobre alle ore 17), in quella che è la partitissima storica per eccellenza in Lombardia e più in generale nel basket italiano. Quest’anno, tra l’altro, questa gara rimane l’unico derby veramente sentito per i biancorossi di entrambe le tifoserie, vista la retrocessione di Cantù in A2 dopo la lotta salvezza punto a punto durata fino all’ultima giornata proprio tra la Openjobemtis ed i biancoblu.
Il match contro Milano sarà importante, oltre che per il valore specifico della sfida e oltre che per i due punti in palio, soprattutto per la risposta che i ragazzi di coach Adriano Vertemati sapranno dare dopo la brutta sconfitta subita contro la Virtus Bologna. Contro i meneghini però potrebbe esserci il rientro di Kell, anche se il suo utilizzo domenica sarà frutto di una decisione all’ultimo dello staff, anche in base alle condizioni del giocatore e dell’andamento della partita.
In attesa del regista
La Openjobmetis arriva alla sfida con l’Olimpia proprio con l’obiettivo di limare quel grande gap lasciato ormai da inizio stagione dal prodotto di St. Augustine che, avendo perso tutta la parte più importante di preparazione e soprattutto le prime uscite con la squadra, è sempre più vicino al rientro, anche se avrà bisogno di tempo per poter performare al meglio.
Dopo il periodo più difficile, intanto, il peggio sembra passato. Il giocatore questa settimana ha ricominciato ad allenarsi con il gruppo dopo le ultime passate tra lavoro differenziato e personalizzato ed il suo rientro sul parquet dell’Enerxenia Arena dare nuova linfa ad un reparto esterni apparso abbastanza in apnea, tra problemi fisici ed acciacchi vari, con il solo Beane ad essere davvero pimpante. Se i maggiori interrogativi ad oggi riguardano quindi il reparto esterni biancorosso, per quanto concerne i lunghi Varese si presenta alla partita con Milano con la solita certezza firmata John Egbunu. Con lui, Vertemati si coccola le ottime risposte date da Sorokas nella difficile trasferta emiliana, in cui il lituano ha abbinato la solita coscienza tattica ad un’efficacia offensiva che non era ancora riuscito ad esprimere. Jones riprenderà il suo posto da protagonista dopo il turno di “riposo” a Bologna, affiancato da Caruso, che continua a crescere e sarà fondamentale per dare minuti ed ossigeno ad Egbunu nella lotta contro Hines, Melli e Mitoglou e Tarczewski.
Il ritorno del Poz
Se da un lato Varese è chiamata a dare una risposta forte, come lo stesso Vertemati ha chiesto dopo la sfida con la Virtus Bologna, Milano cerca di trovare quella continuità mostrata finora nell’alternanza tra campionato ed Eurolega, il primo vero obiettivo meneghino di stagione, in cui è partita a razzo, battendo il CSKA Mosca nella prima uscita europea stagionale per 84-74. Solita impostazione tattica, fondata su tanta difesa, pressione e fisicità, unite ad una qualità tecnica strabordante per un’Armani Exchange che quest’anno ha deciso di ripartire da una forte base azzurra come dimostra il trio di acquisti Melli-Ricci-Alviti.
Gli azzurri sono chiamati a portare una mentalità nuova ed ancora più vincente ed è arrivato anche Gianmarco Pozzecco, il grande ex della sfida, anche se definirlo tale viene sempre difficile quando si parla di lui e della Pallacanestro Varese nella stessa frase. La scelta della Mosca Atomica è stata fatta in una chiara visione prospettica di crescita personale, con la possibilità di lavorare con uno dei più grandi allenatori su piazza per aumentare il proprio bagaglio di conoscenze e forse anche per limare quegli eccessi che troppo spesso gli sono costati richiami e scontri, come gli ultimi mesi a Sassari dimostrano, ma che sono anche l’essenza del suo essere allenatore oggi e giocatore prima.
Alessandro Burin
(foto d’archivio)