Se ieri sera si è discusso del progetto di una pista provvisoria del ghiaccio (40×20 metri) da realizzare nella zona nell’antistadio a Varese a carico di un privato insieme a 4 campi da paddle, questa mattina le ruspe hanno iniziato l’abbattimento della copertura del PalAlbani di Varese.
Costruita nel 1974, la struttura del palaghiaccio sarà rimodernata completamente nel giro di un anno (giugno 2022) dalla Aevv Impianti del gruppo Acsm Agam, azienda che si è aggiudicata il bando del Comune di Varese con Progetto Nuoto, e diventerà un impianto moderno e all’avanguardia che potrebbe essere utilizzato anche per gli allenamenti delle discipline sul ghiaccio durante le Olimpiadi di Milano-Cortina del 2026.
Il primo passo verso la realizzazione di questo progetto è l’abbattimento della copertura del tetto che sarà rifatta in toto, operazione che è cominciata proprio questa mattina. Nei giorni scorsi sono stati liberati gli spazi dal materiale presente accumulato negli ultimi anni e ora è stato dato il via ai lavori veri e propri.
“Al via la demolizione della copertura di uno dei più importanti impianti sportivi della nostra provincia: per il nostro PalaGhiaccio ora l’orizzonte è giugno 2022, quando avremo a disposizione una nuova struttura sportiva all’avanguardia, sicura ed efficente, che sarà il biglietto da visita di Varese verso le Olimpiadi invernali del 2026. Fiducia, speranza, sguardo rivolto al futuro. Quando avvengono grandi cambiamenti, qualche disagio è fisiologico, me ne rendo conto. Ma il futuro è qui: avanti tutta!”, è questo il commento scritto sui social da Davide Galimberti, sindaco di Varese.
Nel frattempo, però, le società che fino a marzo del 2020, data in cui il palaghiaccio è stato dichiarato inagibile e chiuso al pubblico, operavano nell’impianto chiedono risposte e di poter programmare le loro attività future su una pista a norma (non quella proposta che è grande solo 40×20 metri) e in una vasca altrettanto adeguata.
Redazione
