Nella settimana che porta al via della 104^ edizione del Giro d’Italia (start previsto l’8 maggio da Torino e arrivo a Milano il 30 maggio) la Eolo-Kometa ufficializza il roster di otto corridori che daranno vita al sogno della neonato team bustocco.

Una volta ricevuta la wild card per partecipare alla Corsa Rosa, il direttore sportivo azzurro-verde Ivan Basso ha cominciato a lavorare per costruire il miglior gruppo possibile da portare a Torino. Basso sa bene come si vince un Giro d’Italia, ma è altrettanto consapevole che l’ambizione della Eolo non può essere già quest’anno la Maglia Rosa. Tuttavia un occhio di riguardo alla classifica generale va sempre dato, ed ecco dunque che sarà il varesino Edward Ravasi l’uomo di punta in salita.

Proprio Ravasi, come si legge sul sito web del team, si dice estremamente soddisfatto e presenta gli obiettivi personali e di squadra:

Sono contento, tre anni dopo, di tornare al Giro d’Italia: ma questa volta, ci tornerò con un gusto diverso. Se la prima volta mi era servita per fare un po’ di esperienza, ora arrivo convinto di poter fare qualcosa di importante: sono in buone condizioni, mi sono preparato bene, e posso anche dare uno sguardo alla classifica generale. Sarà sicuramente bello per tutto il team andarci con la giusta voglia e la cattiveria che serve: perché una wild card va onorata e meritata. La Eolo-Kometa si presenta con un gruppo fatto di un mix tra gioventù ed esperienza, in grado di potersi comportare bene su tutti i terreni: vivremo la corsa giorno per giorno, siamo tutti in buona forma e abbiamo tutti voglia di fare qualcosa di bello.

Come sottolineato, però, l’obiettivo della Eolo-Kometa sarà più che altro quello di lasciare il segno di tappa in tappa e la composizione del gruppo lascia presagire che nelle fughe di giornata si vedrà parecchio azzurro. Tra le aggiunte dell’ultimo momento spicca l’ungherese Marton Dina che in questa prima parte di stagione ha dimostrato di avere le gambe per poter fare la differenza in salita. A lui si aggiunge l’unico altro straniero del gruppo, il britannico Mark Christian, mentre gli altri cinque atleti sono tutti azzurri, a cominciare dagli esperti Francesco Gavazzi e Manuel Belletti, per poi arrivare ai giovani Lorenzo Fortunato, Vincenzo Albanese e Samuele Rivi.

Un gruppo solido, compatto, che bilancia esperienza e gioventù ma, soprattutto, che lascia presagire tre settimane intense in cui la Eolo vuole giocare un ruolo da protagonista. E per concludere, non poteva mancare il commento proprio di Ivan Basso:

Il Giro d’Italia è la corsa più bella del mondo. La maglia rosa è la maglia più bella del mondo. Ogni bambino sogna di correrlo, i ragazzi che lo correranno con la nostra maglia fino a qualche anno fa tornavano a scuola in fretta per  mettersi subito davanti alla TV e non perdersi nemmeno un minuto della tappa. Ci presentiamo a questo Giro con una squadra forte e la voglia di fare qualcosa di bello, di provare in qualche modo a lasciare il segno e di correre a modo nostro. Abbiamo lavorato tanto e bene: non siamo soddisfatti dei risultati arrivati finora perché crediamo che un team come il nostro non debba mai essere soddisfatto. Però siamo cresciuti, siamo cresciuti come squadra e come gruppo di lavoro, e andiamo al Giro con la voglia di crescere ancora. Siamo emozionati, e per me sarà bello scoprire una corsa che tanto mi ha dato nella carriera sotto una nuova veste

Matteo Carraro

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