Nicolò Martinenghi si mette al collo la medaglia di bronzo nei 50 rana, la sua prima in una gara individuale agli Europei, dopo quella di bronzo ottenuta con la 4×100 mista mixed e domani proverà a salire di nuovo sul podio con la 4×100 mista maschile nell’ultima giornata della rassegna continentale in vasca lunga in corso a Budapest. Il 20enne di Azzate e allievo di Pedoja chiude terzo in 26”68 dietro al campione britannico Peaty (26”21) e al bielorusso Shymanovich (26”55) peggiorandosi di qualche centesimo rispetto alla semifinale di ieri.
“Tete” parte benissimo dai blocchi e la sua nuotata è potente ed efficace fin dai primissimi metri dopo la subacquea. Peaty, però, esce come sempre nella seconda metà di gara su cui Martinenghi deve ancora migliorare e su cui nulla può. La soddisfazione è comunque palpabile e arriva dopo il quinto posto un po’ amaro nei 100 rana. “Questo primo podio individuale mi dà grande carica e posso dire di essere arrivato ad un punto che aspettavo da tanto tempo – spiega -. Agli eventi che contano non partecipo più soltanto ma ora posso anche puntare a qualcosa di importante”.
Ottavo posto per Alessandro Pinzuti (27”54), il toscano trapiantato in Lombardia che si allena con Martinenghi e che, come lui, si è peggiorato rispetto alla semifinale.

Un grande risultato arriva anche dai 50 rana femminili. Arianna Castiglioni, già argento nei 100 rana, nuota benissimo in batteria dove fa registrare un 30”15, ovvero il suo nuovo personale (il 30”30 resisteva dagli Europei di Glasgow 2018). Questo tempo le permette di entrare come seconda in semifinale dietro a Benedetta Pilato e di estromettere Martina Carraro dalle semifinali (per ogni nazione possono accedere soltanto due atleti). E in semifinale ferma il cronometro in 30”44, quanto basta per un poso nella finale di domani alle ore 18.10 (diretta su Rai2).
Nella stessa gara, l’azzurra Benedetta Pilato fa qualcosa si straordinario chiudendo in uno spaventoso 29”30 che vale il nuovo record del mondo e, naturalmente, l’ingresso in finale da favoritissima per l’oro (unica atleta a scendere sotto i 30”).

C’è tanta delusione, invece, per l’arconatese allenato da Pedoja Matteo Rivolta, che rimane fuori dalla semifinale dei 100 farfalla per due soli centesimi. Il nono tempo di ingresso, infatti, non gli consente di riprovarci in semifinale perchè gli azzurri Codia e Burdisso fanno meglio di lui di un soffio.

Laura Paganini
(foto di Andrea Staccioli / Inside – DBM)

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