Il lungo weekend di basket ha portato in dote i primi verdetti stagionali per quanto concerne il campionato di C Gold. Verdetti che hanno decretato l’accesso ai playoff del BasketBall Gallarate che, con la vittoria su Valceresio all’ultima giornata, non fa altro che sublimare l’accesso alla post season, raggiunto con il secondo posto in classifica alle spalle di Saronno.
Una soddisfazione per il presidente della squadra della città dei due Galli Thomas Valentino che fa un punto su questo campionato atipico giocato con una formula tutta particolare resa indispensabile dal covid-19. I suoi ragazzi sono pronti, a partire da sabato, ad affrontare Biella nel primo turno playoff, in un impegno tutt’altro che agevole.

Che campionato è stato e quanta soddisfazione c’è per l’obiettivo raggiunto?
“E’ stato un campionato strano. Non è stato sicuramente un torneo normale e sotto certi punti di vista è stato anche deludente nell’aspetto organizzativo-gestionale. Quando dico questo mi riferisco ad alcune cose successe durante le partite, come ad esempio la gestione del caso Acker quando gli hanno dato due giornate di squalifica. Ho visto azzerato quello che è il livello umano di società che hanno deciso di giocare ed onorare il campionato in un momento davvero complicato. Mi sarei aspettato di vedere molta più esaltazione positiva della pallacanestro ed invece ho visto, in tanti arbitri e tante società, molto nervosismo, molte scorie che non avrei voluto vedere. E’ chiaro che i ragazzi che non giocano da un anno possono essere un po’ più nervosi, parlare di più in campo, quindi penso sarebbe servita più di elasticità nei confronti comunque di chi si è speso per non far saltare il campionato. Evidentemente sono io che sbaglio a leggere le situazioni e non gli altri a metterle in pratica, ma questa è una mia considerazione personale”.

Ci sono dei giocatori della sua squadra che in questo mini campionato l’hanno sorpresa positivamente?
“Assolutamente sì e sono quelli che mi avrebbero stupito meno, ovvero Ciardiello e Clerici. Fondamentalmente io mi aspettavo delle risposte complessivamente diverse, anche da quelli che sono stati i nuovi aggregati al gruppo, ed alla fine invece chi mi ha dato risposte a livello di attaccamento alla maglia, dell’essere giocatori e campioni veri sono quelli che sono con noi da un po’”.

Adesso arriva Biella, si è già fatto un’idea di questa squadra? Ora ci crede veramente nella promozione?
“Il nostro girone è fuorviante, non era garbage time, era peggio. Io penso che quello che troveremo a livello di squadre, in arrivo dagli altri gironi, sarà tutto un altro film a livello di atletismo soprattutto, molto più alto. Spiace dirlo, ma vedremo solo ora il vero livello della C Gold. Il livello di campionato che abbiamo vissuto noi nei gironi è stato basso, nonostante aver perso a Varese e a Gazzada. C’è stato un divario di difficoltà tra le partite troppo elevato. Bisogna entrare in campo contro Biella convinti che, secondo me, il nostro secondo posto è finto, confrontato con i gironi di Desio, Lissone, Lumezzane. Penso che lì saremmo finiti ad un quarto-quinto posto. Bisogna essere onesti nella pallacanestro ed io penso questo, ho visto anche molti video loro e penso sia tutto un altro sport”.

Tolto il discorso C Gold, come sta andando la ripartenza anche per quanto concerne i gruppi giovanili?
“Benissimo. Sono felicissimo della fine di stagione che stanno facendo i nostri ragazzi. Settimana prossima ospiteremo il torneo a 4 squadre con Urania, Pallacanestro Varese, Basket Bergamo e BBG under 14. L’Under 15 ha battuto di 16 punti l’Academy Varese nel weekend. Ho scritto sui miei social che il vento sta cambiando, ed effettivamente è così. Stiamo vedendo i frutti del tanto lavoro sul settore giovanile e quindi sono felice di aver visto quest’annata di ripartenza post covid-19 così importante dal lato dei nostri giovani”.

Quanto può essere importante l’ingresso di Pallacanestro Varese nel progetto Italian Districts?
“E’ importantissimo, perché senza far nulla puoi far avere un potenziale income all’interno di Pallacanestro Varese. Bisogna essere bravi e furbi a capire e portare sponsor fidelizzando le aziende del territorio. Bisogna creare una forma di baratto, dove io vengo da te per comprare ma anche tu dai a me una cosa e in questo scambio so che una parte finirà alla Pallacanestro Varese e così, ognuno di noi, può diventare un piccolo sponsor della Pallacanestro Varese. I veri tifosi, entrando in questo circuito, vadano ora a spendere i loro soldi della quotidianità nei negozi parte del progetto Italian Districts e che cede parte di quella compera alla Pallacanestro Varese. Così si diventa sponsor occulto della società”.

Alessandro Burin

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