E’ campione italiano della categoria Ragazzi nei 50 stile libero ed è pronto a sfondare anche tra gli Juniores, ai quali si è affacciato per la prima volta in questa stagione. E poi chissà che le sue grandi doti di velocista non lo portino a diventare un nuotatore professionista e ad arricchire il già cospicuo numero di atleti di altissimo livello che la nostra provincia può vantare (l’azzatese Nicolò Martinenghi, la bustocca Arianna Castiglioni e i legnanesi acquisiti Silvia Scalia, Matteo Rivolta e Ilaria Scarcella su tutti). Lui è Gianluca Raffaelli, giovane classe 2004 che si allena con coach Federico Lavacca, anche lui atleta di buon livello, presso l’ottima struttura dello Sport Club 12 di Ispra.

In estate ti sei laureato campione italiano nei 50 stile (23”82), primo bellissimo punto di partenza della tua carriera.
“E’ stata la mia prima vittoria in un campionato italiano ed è stata un’emozione che non dimenticherò. Nello stesso tempo, però, è stato molto strano perchè, a causa delle normative dovute alla pandemia, il campionato italiano si è svolto su base regionale e non in un’unica competizione come è sempre avvenuto. Così, mi sono ritrovato a gareggiare con i soli atleti lombardi e al mio fianco c’era un grande come Andrea Vergani, primatista italiano sulla distanza. Al termine di tutte le competizioni a livello regionale, la Federazione ha stilato una classifica e sono risultato il migliore della mia categoria. Spero di recuperare la medaglia a brevissimo, in occasione dei Campionati Regionali che si terranno questo e il prossimo weekend, e tutto sarà ancora più vero ai miei occhi”.

Regionali, appunto tra Monza e la piscina Mecenate di Milano. Quali sono i prossimi obiettivi che ti sei prefissato?
“Sono al primo anno tra gli Juniores, ma ho le potenzialità per mettermi in mostra. Nuoterò i 50 stile e i 200 misti e nel prossimo fine settimana i 50 e 100 delfino e i 100 stile. In Coppa Brema a dicembre sono riuscito a qualificarmi per gli Assoluti di Riccione e per la prima volta mi confronterò su questo prestigioso palcoscenico in cui ci saranno tutti i più grandi. Mi auguro anche di fare molto bene ai prossimi Campionati Italiani in vasca corta di aprile: punto ad andare a medaglia nei 50 e 100 stile e 50 e 100 delfino”.

Facciamo un passo indietro. Come è nata la passione per il nuoto?
“Abito a Cuveglio e da bambino nuotavo a Brebbia e, insieme, giocavo anche a calcio nella Valcuviana. All’inizio il nuoto non mi piaceva molto, ma quando ho cominciato a farmi una cerchia di amicizie e a vedere che i risultati arrivavano mi sono appassionato sempre di più e ho deciso di provare la strada dell’agonismo. Ora mi piacerebbe che il nuoto diventasse la mia professione”.

Se chiudi gli occhi e provi ad immaginarti tra qualche anno, dove ti vedi? Che sogno hai?
“L’obiettivo massimo sono le Olimpiadi e non posso non pensare a Parigi 2024. Attualmente sono nel giro della nazionale giovanile azzurra e purtroppo, a causa della pandemia, l’anno scorso è stata annullata la Coppa Comen, uno degli eventi giovanili più prestigiosi a livello internazionale. Mi piacerebbe qualificarmi per gli Europei Juniores di luglio e magari per i Mondiali Juniores di agosto, ma è giusto fare un passo per volta”.

Quali sono le tue caratteristiche principali?
“Sono molto esplosivo e veloce do il meglio nelle gare brevi. Ho sempre nuotato a stile libero fin da quando ero bambino e le mie prime vittorie sono arrivate fin da subito in questo stile. Il mio amore da sempre sono i 50 stile, ma ultimamente mi sto allenando anche a delfino e riesco piuttosto bene. Stile libero e delfino spesso vanno di pari passo e anch’io, come altri atleti, li sto portando avanti entrambi. Il mio idolo e modello è Caeleb Dressel, il più forte. In Italia mi piace Andrea Vergani e sono onorato di aver gareggiato di fianco a lui alcune volte, anche recentemente in Coppa Tokyo a Novara; a Brebbia ho avuto modo di conoscere Martinenghi e mi piacerebbe ripercorrere la sua carriera”.

Nel tuo percorso di crescita sei accompagnato da coach Federico Lavacca, ex nuotatore e coach giovane e preparato.
“Federico è sempre al mio fianco e riesce a tirare fuori da me il meglio. Ci alleniamo insieme da due anni ed è grazie alla sua tipologia di allenamento che sono esploso. Mi trovo benissimo con lui anche come persona e mi auguro che possiamo riuscire ad arrivare insieme nel professionismo. Ad Ispra, poi, siamo un bellissimo gruppo, molto affiatato e motivato e ci alleniamo in vasca tutti i giorni dal lunedì al sabato e in palestra per tre-quattro giorni alla settimana”.

Riesci a coniugare i tuoi impegni sportivi con quelli di studente di terza superiore?
“Frequento il Liceo Scientifico a Luino e non nascondo che ultimamente faccio un po’ fatica a tenere il ritmo scuola-piscina. Gli allenamenti sono tanti e duri e la scuola è altrettanto impegnativa. Concludo quest’anno scolastico e poi molto probabilmente mi trasferirò in un Liceo che mi consenta di portare avanti al meglio la mia carriera sportiva”.

Sei un ragazzo giovane, come hai vissuto e stai vivendo questo periodo di pandemia?
“Fortunatamente sono sempre riuscito ad allenarmi tranne nel periodo di lockdown primaverile quando anche gli atleti di interesse nazionale hanno dovuto fermarsi. Colgo l’occasione per ringraziare il presidente di Sport Club 12 Ispra Ferdinando Diano che ha sempre mantenuto vivo e funzionante il centro natatorio di Ispra. Un grazie va anche a coach Federico Lavacca, ai miei compagni e ai miei genitori che da anni fanno sacrifici per permettermi di continuare a coltivare un sogno”.

Laura Paganini

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