Dopo lo sterrato di ieri, è la pioggia la costante che accompagna l’ennesima giornata passata a pedalare sulle strade del Giro d’Italia. La 12^ tappa lasciava presagire grandi sconvolgimenti nella classifica generale (i 212km da Siena a Bagno di Romagna presentavano ben 3700metri di dislivello), ma fin dai primi chilometri si è percepita una quasi innaturale tranquillità: parte una fuga numerosa, il gruppo la lascia andare e i big non si danno battaglia. Vince Andrea Vendrame che beffa allo sprint l’australiano Hamilton.

Avvio tranquillo dicevamo, eccezion fatta per la solita bagarre per centrare la fuga. Oltre a questo, le uniche emozioni, di cui si sarebbe volentieri fatto a meno, sono arrivate dalle cadute che hanno costretto al ritiro Marc Soler (uomo di classifica della Movistar) e Alessandro De Marchi che aveva conquistato la Maglia Rosa nella 4^ tappa. Dopo 60km, finalmente, riesce a staccarsi un gruppo di 16 attaccanti: Simone Ravanelli e Natnael Tesfazion (Androni Giocattoli-Sidermec), Mikkel Honoré (Deceuninck-Quick Step), Vincenzo Albanese (Eolo Kometa), Diego Ulissi (UAE Emirates), Dries De Bondt (Alpecin Fenix), Gianluca Brambilla (Trek-Segafredo), Christopher Hamilton (Team DSM), Andrea Vendrame e Geoffrey Bouchard (AG2R Citroen), Simone Petilli (Intermarché-Wanty-Gobert), Victor Campenaerts (Qhubeka Assos), Guy Niv (Israel Start-Up Nation), George Bennett (Jumbo-Visma), Nicolas Edet (Cofidis) e Giovanni Visconti (Bardiani-CSF-Faizanè).

Chilometri dopo chilometri i fuggitivi arrivano a guadagnare oltre 12′ sul gruppo Maglia Rosa che viaggia guidato dalla Ineos di Egan Bernal: nessuno tra i big, vista la condizione super del colombiano, sembra intenzionato ad attaccarlo e così si superano incolumi le salite di Monte Morello (terza categoria), Passo della Consuma (seconda categoria) e Passo della Calla (seconda categoria). Davanti, invece, i fuggitivi sono decisamente più pimpanti e avvicinandosi all’ultima ascesa del Passo del Carnaio (terza categoria) si susseguono attacchi e contrattacchi.

Vendrame prova a piazzare lo scatto decisivo nel punto più morbido dell’ascesa, ma viene ben presto raggiunto dal terzetto composto da Bennet, Brambilla ed Hamilton: sono quindi due italiani a giocarsi la vittoria insieme al neozelandese della Jumbo e all’australiano del Team DSM. Nel frattempo, dietro, Nibali e Ciccone provano ad attaccare la Ineos in vista di una discesa davvero tecnica e complicata, ma lo squadrone di Bernal non lascia scampo e Moscon chiude il buco.

A cinque chilometri dall’arrivo cominciano i tatticismi tra i quattro davanti finché Hamilton e Vendrame beffano gli altri due piazzando lo scatto decisivo a più di tre chilometri dall’arrivo. Ed è proprio l’italiano a dominare la volata di coppia tagliando il traguardo a braccia alzate per poi lasciarsi andare a lacrime di gioia e commozione; finalmente il Giro torna a parlare italiano (dopo ben otto secondi posti) con il secondo successo di tappa azzurro dopo la crono dominata da Filippo Ganna. Dietro ci prova ancora Nibali in discesa e lo Squalo guadagna una manciata di secondi sul gruppo dei migliori sempre trascinato da una impressionate Ineos; nessuno sconvolgimento nella classifica generale, i big arrivano tutti insieme una decina di minuti dopo Vendrame, ma ancora una volta Vincenzo Nibali ha dimostrato di essere il campione che è.

Ordine d’arrivo 12^ tappa

1. Andrea Vendrame (AG2R Citroen) – 5h43’48”
2. Christopher Hamilton (Team DSM) – st
3. Diego Ulissi (UAE Emirates) – a 15”
4. George Bennett (Jumbo-Visma) – st
5. Giovanni Visconti (Bardiani-CSF-Faizanè) – a 1’12”
6. Geoffrey Bouchard (AG2R Citroen) – a 1’25”
7. Nicolas Edet (Cofidis) – a 1’47”
8. Simone Petilli (Intermarché-Wanty-Gobert) – st
9. Mikkel Honoré (Deceuninck-Quick Step) – a 3′
10. Simone Ravanelli (Androni Giocattoli-Sidermec) – a 4’19”

Classifica generale

1. Egan Bernal (Ineos Grenadiers) – 48h29’23”
2. Aleksandr Vlasov (Astana) – a 45”
3. Damiano Caruso (Bahrain Victorious) – 1’12”
4. Hugh Carthy (EF Education-Nippo) – a 1’17”
5. Simon Yates (Team BikeExchange) – a 1’22”
6. Emanuel Buchmann (Bora Hnasgrohe) – a 1’50”
7. Remco Evenepoel (Deeuninck Quick-Step) – a 2’22”
8. Giulio Ciccone (Trek-Segafredo) – a 2’24”
9. Tobias Foss (Jumbo-Visma) – a 2’49”
10. Martinez Poveda (Ineos Grenadiers) – a 3’15”

Matteo Carraro
(foto FB Giro d’Italia)

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