Primo assaggio delle salite e prime grandi emozioni. La 4^ tappa del Giro d’Italia, malgrado una giornata fredda e piovosa, regala una giornata di fuoco nei 188 chilometri da Piacenza a Sestola culminata con l’ascesa al Colle Passerino (seconda categoria). Vince lo statunitense Dombrowski, ma sorride anche Alessandro De Marchi che conquista la Maglia Rosa commuovendosi al momento della vestizione.

Era una tappa da fughe e il pronostico è stato rispettato: dopo una fase iniziale di nervosismo (con la Alpecine-Fenix che ha cercato rispondere ad ogni attacco) un gruppetto di venticinque corridori è riuscito a prendere il largo arrivando ad avere oltre otto minuti sul gruppo Maglia Rosa. Immancabile la presenza della Eolo-Kometa, sempre in fuga nelle prime tre giornate, che ha lanciato quest’oggi il giovane ungherese Márton Dina e il veterano Francesco Gavazzi: proprio quest’ultimo ha scollinato per primo il GPM (terza categoria) di Castello di Carpineti.

Lungo la discesa, però, la corsa davanti è letteralmente esplosa con l’attacco di Christopher Juul-Jensen (Team BikeExchange), Rein Taaramäe e Quinten Hermans (Intermarché-Wanty-Gobert). Quest’ultimo ha ovviamente lavorato per il compagno di squadra, staccandosi poco dopo lungo l’ascesa al GPM di Montemolino (terza categoria). Nell’avvicinarsi alla salita finale i due attaccanti hanno accumulato un vantaggio di oltre 1’30’’, ma all’inizio della salita sono solo 32 i secondi di ritardo degli altri tredici superstiti della fuga iniziale, tra cui Dina e Gavazzi. Dietro, nel frattempo, Filippo Ganna si è staccato dal gruppo dopo uno strepitoso lavoro in testa a tirare per il suo capitano Egan Bernal; il verbanese ha di certo onorato la sua Maglia Rosa in queste giornate.

Lungo i 4km del Colle Passerino (lunghi tratti oltre il 10% e punte del 16%) si decide la gara: il forcing di Alessandro De Marchi (Israel Start-Up Nation) riassorbe i due attaccanti, ma favorisce lo scatto decisivo dello statunitense Joseph Lloyd Dombrowski (UAE Emirates) che scollina davanti a tutti e gestisce gli ultimi due chilometri per tagliare il traguardo a braccia alzate. Secondo posto per De Marchi, che però conquista la Maglia Rosa e può comunque festeggiare una giornata strepitosa.

Ma anche dietro la tappa si accende. Dopo il crollo a sorpresa di Almeida, i big si sono mossi nell’ultima ascesa con l’attacco di Mikel Landa ed Egan Bernal che, insieme ad Alexandr Vlasov e Hugh Carthy, guadagnano secondi importanti su Remco Evenepoel e Simon Yates. In ritardo anche Vincenzo Nibali che perde una trentina abbondante di secondi.

Altra giornata all’attacco per la Eolo che sta cercando in ogni modo di ritagliarsi uno spazio importante in questo Giro d’Italia, ma la Maglia Azzurra di Vincenzo Albanese passa sulle spalle di Dombrowski.

Ordine d’arrivo 4^ tappa

1. Joeseph Dombrowski (UAE Emirates) – 4h58’38
2. Alessandro De Marchi (Israel Start-Up Nation) – a 13”
3. Filippo Fiorelli (Bardiani-CSF) – a 27”
4. Louis Vervaeke (Aplecin-Fenix) – a 29”
5. Jan Tratnik (Bahrain Victorious) – a 29”
6. Attila Valter (FDJ) – a 44”
7. Nicolas Edet (Cofidis) – a 49”
8. Nelson Oliveira (Movistar) – a 57”
9. Rein Taaramäe (Intermarché-Wanty-Gobert) – a 1’33”
10. Christopher Jensen (Bikeexchange) – a 1’36”

Classifica generale

1. Alessandro De Marchi (Israel Start-Up Nation) – 13h 50′ 44”
2. Joeseph Dombrowski (UAE Emirates) – a 22”
3. Louis Vervaeke (Aplecin-Fenix) – a 42”
4. Nelson Oliveira (Movistar) – a 48”
5. Attila Valter (FDJ) – a 1′
6. Nicolas Edet (Cofidis) – a 1’15”
7. Alexandr Vlasov (Astana) – a 1’24”
8. Remco Evenepoel (Deceuninck Quick-Step) – a 1’28”
9. Alberto Bettiol (EF Education-Nippo) – a 1’37”
10. Hugh Carthy (EF Education-Nippo) – a 1’38”

Matteo Carraro
(immagine FB Giro d’Italia)

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