Dopo i fuochi d’artificio di ieri, oggi nessuna sorpresa. Ci si aspettava l’arrivo in volata e gli uomini veloci hanno rispettato il pronostico: l’australiano Caleb Ewan (Lotto Soudal) ha superato a cinquanta metri dal traguardo Giacomo Nizzolo conquistando la vittoria. Ha partecipato alla volata anche il portacolori della Eolo-Kometa Manuel Belletti che ha chiuso nella top ten, in nona posizione: come da pronostico Alessandro De Marchi (nella foto in alto) ha mantenuto la Maglia Rosa, ma tra i big si registra il ritiro di Mikel Landa a causa di una brutta caduta nel finale
A dir la verità, i 177km da Modena a Cattolica non lasciavano alcun dubbio circa l’esito della tappa: praticamente un infinto rettilineo lungo la via Emilia senza nemmeno un minimo accenno di ascesa. Con un percorso del genere anche attaccare diventava complicato e, non a caso, solo i due temerari Filippo Tagliani (Androni Giocattoli-Sidermec) e Umberto Marengo (Bardiani-CSF-Faizanè) ci hanno provato. I due azzurri, già in fuga nella 2^ tappa, sono però stati raggiunti a ben 107km dal traguardo.
Si è così venuta a creare una situazione anomala con tanto nervosismo in gruppo: nel ciclismo è infatti più facile gestire una corsa avendo un punto di riferimento davanti, mentre se è il gruppo ad essere davanti la velocità aumenta e i tatticismi tra le squadre dei velocisti più forti rischiano di compromettere l’equilibrio del plotone. La Androni e la Bardiani hanno quindi scelto di attaccare ancora una volta e, a 67km da Cattolica, lo svizzero Simon Pellaud e Davide Gabburo sono riusciti ad uscire guadagnando subito oltre un minuto.
Il gruppo ha lasciato fare, tenendo però nel mirino i due attaccanti per evitare la beffa della 3^ tappa. Nel frattempo, a margine, c’è stato tempo anche per una nota di colore: nei pressi di Bologna, il corridore della Eolo-Kometa Lorenzo Fortunato ha guadagnato qualche metro sul gruppo per concedersi una passerella davanti ai suoi tifosi. Ad una ventina di chilometri dall’arrivo il francese Alexis Gougeard (AG2R Citroen) ha raggiunto i due davanti, ma il gruppo non ha lasciato alcuna speranza agli attaccanti e Caleb Ewan sbaraglia la concorrenza tagliando il traguardo per primo.
A cinque chilometri dall’arrivo bruttissima caduta che ha coinvolto, tra gli altri, la Maglia Azzurra Joe Dombrowski e Mikel Landa: il primo si è riuscito a rialzare e a chiudere la tappa (anche se è scivolato fuori dalla top ten della classifica generale), mentre il capitano della Bahrain Victorious, nonché tra i favoriti per la vittoria finale, è stato costretto al ritiro e trasportato in ospedale in ambulanza.
Ordine d’arrivo 5^ tappa
1. Caleb Ewan (Lotto Soudal) – 4h07’01”
2. Giacomo Nizzolo (Team Qhubeka ASSOS) – st
3. Elia Viviani (Cofidis) – st
4. Peter Sagan (Bora Hansgroe) – st
5. Fernando Gaviria (UAE- Team Emirates) – st
6. Matteo Moschetti (Trek-Segafredo) – st
7. Andrea Pasqualon (Intermarché-Wanty-Gobert) – st
8. Dylan Groenewegen (Jumbo Wisma) – st
9. Manuel Belletti (Eolo-Kometa) – st
10. Davide Cimolai (Israel Start-Up Nation) – st
Classifica generale
1. Alessandro De Marchi (Israel Start-Up Nation) – 20h17’57”
2. Louis Vervaeke (Aplecin-Fenix) – a 42”
3. Nelson Oliveira (Movistar) – a 48”
4. Attila Valter (FDJ) – a 1′
5. Nicolas Edet (Cofidis) – a 1’15”
6. Alexandr Vlasov (Astana) – a 1’24”
7. Remco Evenepoel (Deceuninck Quick-Step) – a 1’28”
8. Alberto Bettiol (EF Education-Nippo) – a 1’37”
9. Hugh Carthy (EF Education-Nippo) – a 1’38”
10. Egan Bernal (Ineos Grenadiers) – a 1’39”
Matteo Carraro
(immagine FB Giro d’Italia)