Alla fine Tommaso Giulini da presidente allo “Speroni” c’è arrivato per davvero. Del Cagliari però. Dettaglio che serve ad aggiungere sapidità alla sua presenza ieri in tribuna per l’infrasettimanale con l’Olbia. Una semplice nota di cronaca che assume però rilievo storico se sposata con lo scenario del suo possibile approdo a Busto nel post Tesoro. Ipotesi tramontata per ragioni già ufficialmente svelate allora. Ma che suscitano ancora sudori notturni per quello che avrebbe potuto essere e che (al contrario) non è stato. Quello che invece certamente è, attiene ad una squadra solida, imperforabile, invitta da 8 turni e ormai realtà consolidata nella borghesia rampante della Serie C. Incastonata al quinto posto a più 13 sui playout e a più 5 sull’undicesima piazza. Cioè la prima fuori dai playoff. Con sulla scrivania la pratica Pistoiese da sbrigare nel weekend (domenica ore 15, stadio “Melani”). In fondo, anche questa Pro Patria non è poi così male.           

Se il tempo fosse un gambero. Scortato dagli ex Riccardo Guffanti e Mario Beretta (che hanno poi griffato il Wall of Fame del Pro Patria Museum), Tommaso Giulini ha preso posto nella tribuna dello “Speroni” in virtù delle note aderenze tra il suo Cagliari e l’Olbia.
Solo 10 anni fa, il controverso post Tesoro (e pre Vavassori), lo aveva portato a valutare la possibilità di acquisire il controllo del club di via Cà Bianca. Vicenda sminestrata in una sua intervista alla stampa datata 31 marzo 2011. Nelle origini: “Non mi sarebbe mai interessata un’altra squadra di Lega Pro, perché il mio affetto va solo alla Pro Patria. La squadra per cui da ragazzino facevo il tifo e che andavo spesso a vedere. Per questo, quando qualcuno mi ha proposto il Como, non l’ho neppure preso in considerazione, né lo farò mai”. Negli sviluppi: ”Ho voluto insistere, per vederci chiaro fino in fondo, ma l’altra sera ho chiamato i collaboratori in ufficio ci siamo guardati negli occhi e, col cuore gonfio di tristezza, ho dovuto ammettere che entrare a quelle cifre non era assolutamente possibile”. E negli orizzonti futuri: “Se abbiamo iniziato ad analizzare i conti societari, nonostante tutte le difficoltà, ciò è dipeso da tre fattori: il mio legame famigliare con la zona di Busto, certi amici che mi hanno portato a conoscenza della situazione e la voglia personale di impegnarmi nel calcio. Ma non è per forza un addio. Chissà che tutto ciò che abbiamo visto, un giorno vicino o lontano, non possa servire”. Nel frattempo, il Cagliari si è messo di mezzo. Mai dire mai però. Perchè (citando “La grande bellezza“), “Le radici, sono importanti“. 

Striscia la dovizia. Quindi, 8 risultati utili (4 vittorie ed altrettanti pareggi). In tutto il calcio professionistico tricolore solo Ternana (imbattuta a 21), Empoli (14) e Chievo (11), possono esibire una striscia aperta più lunga. Nel 2018/19 si arrivò a 10. Ma senza contare la sconfitta poi emendata con il Pro Piacenza (al netto sarebbero 7). Per trovarne una più lunga, occorre scendere in D (11 nel 2017/2018). Mentre in C fanno testo le 13 (11^/23^) del 2012/13.

Undici metri sopra il cielo. Terzo rigore stagionale, terzo diverso rigorista. Dopo Parker (Lucchese, gol), Bertoni (Renate, parato), è stato il turno di Aristidi Kolaj. Abile tanto nel trovare il penalty (per grazia ricevuta da Altare), quanto nel metterlo alle spalle di Tornaghi. Per l’albanese, seconda rete in campionato dopo quella del 3-0 contro la Lucchese. 

La miglior difesa è…la difesa. Per JavorcicE’ stato importante che abbiano segnato gli attaccanti”. Ma il rigore di Kolaj non sarebbe stato decisivo se la solita blindatissima retroguardia biancoblu (13 reti al passivo) non avesse esposto il cartello chiuso per la 13^ volta in stagione. Solo il Modena (11) meglio in C. Nessuno in A e in B. Illibatezza mantenuta per la seconda volta con Mangano tra i pali. E per la prima dallo 0-0 con la Pistoiese della 4^ giornata senza il GaLoBo (Gatti/Lombardoni/Boffelli) dal 1’.               

Canzi amari. “Abbiamo fatto la partita dall’inizio alla fine ma torniamo a casa con zero punti e, per la seconda volta consecutiva, con una sconfitta senza aver subito tiri in porta dall’avversario. È strano dover sottolineare come ultimamente non stia girando bene con le direzioni di gara che hanno condizionato pesantemente le ultime tre gare”. Al tecnico dell’Olbia Max Canzi non è andata giù l’arbitraggio di Miele. Dopo quello (contestatissimo) di Caldera contro l’Alessandria. Disappunto legittimo. Ma il senza voto a Tornaghi sarebbe ingeneroso. Per il numero uno isolano. Prima ancora che per la Pro Patria.  

Prego, dopo di lei! Come Arnoux e Villeneuve a Digione nel ’79. Sorpasso, controsorpasso e contro/controsorpasso. Dopo il faccia a faccia del 25 gennaio, Como e Renate si sono già scambiate due volte la leadership del Girone. Ieri freccia messa dai laghèe in virtù di due 3-0.
Quello inflitto dagli azzurri alla Juventus U23 (nella foto) e quello subito a Vercelli dai brianzoli. Bianche Casacche (meno 7 dalla vetta) e Alessandria (meno 8) ancora in corsa? Di questo passo (forse) sì. Intanto, Lecco-Como e Renate-Pontedera di domenica prossima suggeriscono plausibili (ulteriori) ribaltoni.         

No place like home. Nessuno successo in trasferta. La storia dei confronti diretti tra Pro Patria e Pistoiese (14 precedenti, solo 2 nel secolo scorso) non prevede violazioni di domicilio. In assoluto, 4 vittorie per parte e 6 pareggi. L’anno passato ritorno al “Melani” saltato causa Covid. 
1 dicembre 1946  Pro Patria – Pistoiese  4-0
27 aprile 1947  Pistoiese – Pro Patria  2-0
17 novembre 2002  Pro Patria – Pistoiese  2-0
30 marzo 2003  Pistoiese – Pro Patria  1-1
5 ottobre 2003  Pro Patria – Pistoiese  0-0
22 febbraio 2004  Pistoiese – Pro Patria  1-1
3 ottobre 2004  Pro Patria – Pistoiese  1-0
13 febbraio 2005  Pistoiese – Pro Patria  1-0
3 settembre 2006  Pistoiese – Pro Patria  1-0
14 gennaio 2007  Pro Patria – Pistoiese  0-0
16 settembre 2018  Pro Patria – Pistoiese  2-1   
30 dicembre 2018  Pistoiese – Pro Patria  3-1 (nella foto)
24 novembre 2019  Pro Patria – Pistoiese  1-1
11 ottobre 2020  Pro Patria – Pistoiese  0-0

Giovanni Castiglioni

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