Ieri sera la UYBA ha sbancato il Vakifbank Spor Sarayi di Istanbul, ossia il campo di casa del Vakifbank. Sotto 0-2 nel conto dei set, Gennari e compagne hanno saputo ricompattarsi e limare quegli errori che nei primi due set erano costati carissimi: battuta poco incisiva, ricezione imprecisa, fase di muro-difesa decisamente in difficoltà e attacco poco efficiente.
Resettati i primi due parziali, le farfalle sono scese sul taraflex con un atteggiamento diverso sotto ogni punto di vista e l’inerzia del match si è ribaltata. Il Vakifbank ha cominciato a vacillare, a perdere riferimenti e certezze e tutte le bustocche sono salite in cattedra in ogni fondamentale conquistando una vittoria per 3-2 nella gara d’andata della semifinale di Champions League. Mercoledì alle ore 18 a Busto Arsizio si replicherà e sarà una sfida tutta da vivere: in palio c’è niente di meno che la finalissima del 1° maggio a Verona.

Chi è stato tra i pochissimi fortunati a poter assistere alla partita dal vivo sugli spalti del palazzetto turco (e non dalla tv come tanti tifosi bustocchi che a fine gara hanno commentato l’impresa sui social) è Giuseppe Bosetti, allenatore che nella sua carriera, tra le altre, ha reso grande Orago e che da quattro stagioni a questa parte si è trasferito a Istanbul per seguire le formazioni giovanili proprio del Vakifbank.
“E’ stata una sfida dai due volti: dopo due set, il Vakifbank è calato d’intensità e, dall’altra parte, la UYBA è cresciuta. Busto ha trovato la giusta dimensione al servizio puntando sul libero, che via via ha peccato un po’ di imprecisione, ha preso fiducia e le giocatrici hanno cominciato ad esprimersi sui loro standard abituali. Le cose, insomma, sono girate a favore della compagine italiana che ha saputo vincere il quarto set addirittura 25-13, cosa che al Vakifbank non accade certo spesso. Brava la UYBA, ma il Vakifbank è calato vistosamente”.

Secondo Bosetti questo repentino cambiamento è dettato da un fattore: “Durante la stagione la UYBA ha dovuto far fronte a diversi problemi e li ha superati tutti brillantemente. Dopo i primi due set di grande difficoltà le giocatrici hanno trovato dentro di loro le risorse per venirne fuori, proprio come hanno già fatto in precedenza per altre situazioni. La squadra era abituata ad un cammino non facile e quel percorso in salita del recente passato l’ha aiutata a recuperare le energie e la forza e, con loro, anche la partita. Dall’altra parte, invece, il Vakifbank ha inanellato una serie di errori di fila e non è più riuscita a recuperare il bandolo della matassa. Guidetti ha tentato di cambiare le carte in tavola, ma nessuna è riuscita dare la scossa. Il Vakifbank ha smesso di giocare, mentre Busto ha iniziato”.

La UYBA, dunque, era allenata alle difficoltà dentro e fuori dal campo, il Vakifbank meno: “Il campionato italiano è decisamente più stressante e impegnativo di quello turco. In Italia tutte le sfide possono essere equilibrate e se non si gioca al massimo si rischia di perdere anche contro l’ultima in classifica, mentre in Turchia una squadra come il Vakifbank non trova particolari ostacoli sulla sua strada”, aggiunge Bosetti.

Mercoledì alle ore 18 il Vakifbank arriverà a Busto. Come vede la gara di ritorno? “Sarà molto aperta e potrà finire in qualunque modo. Sarà sicuramente tutta un’altra partita rispetto a ieri perchè se la UYBA ieri ha fatto il suo, mercoledì dovrà farlo il Vakifbank. Busto sa soffrire, non è mai morta e per batterla bisognerà combattere fino all’ultima palla. Il Vakifbank ha le carte in regola per riuscirci ma non sarà semplice”.

Dall’altra parte del tabellone, Conegliano ha battuto Novara (tra le piemontesi gioca la figlia Caterina) fuori casa in tre set e le porte verso la finalissima sembrano spalancate: “Conegliano sta giocando benissimo, Novara meno e nemmeno con tutti i suoi elementi. L’esito di questa semifinale è ormai scontato”.

Quanto a Bosetti, in questa stagione limitata dalla pandemia, in Turchia tutti i campionati giovanili sono stati annullati, mentre prosegue regolarmente la sola Serie A2, torneo nella quale milita l’Under 17 del Vakifbank. “Abbiamo disputato uno splendido girone d’andata dove siamo stati stabilmente nelle primissime posizioni; nel ritorno, invece, siamo calati molto e ora, a tre giornate dalla conclusione, siamo già salve aritmeticamente. Il mio è un gruppo di 24 giocatrici e alcune di loro sono dei prospetti molto interessanti in ottica nazionale e prima squadra”.
Quanto al suo futuro, sembra aver preso una decisione: “Ho ancora un altro anno di contratto e, al termine dell’annata 2021/2022, penso proprio di tornare in Italia dopo cinque stagioni davvero interessanti in Turchia. Qui sto imparando tanto e mi trovo benissimo, ma a volte mi manca casa”.

Laura Paganini
(foto Cev.eu)

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui