Se fino a questa mattina si discuteva sul perché la LND tardasse a pubblicare i gironi della massima categoria dilettantistica, ora che la Serie D 2021/22 è stata definita si commenta la decisione in sé. E, inevitabilmente, la composizione dei nove gironi fa discutere.

Le varesine lo scorso anno erano state unite nel Girone A; quest’anno Varese e Caronnese sono state riconfermate insieme al blocco piemontese-aostano e alle liguri, mentre Castellanzese e Legnano sono finite nel Girone B che sarà interamente lombardo eccezion fatta per la veneta Sona. Vediamo come le società nostrane hanno accolto la decisione della LND.

Stefano Amirante: “Impegnativo, tante trasferte lontane”

Il girone è quello che mi aspettavo – esordisce il presidente del Città di Varese, non vedo sorprese. Sarà un campionato impegnativo perché il livello delle squadre partecipanti è equilibrato e non vedo squadre non attrezzate per la Serie D; ci sono due o tre società che sulla carta hanno costruito rose importanti, come Sanremese e Casale, ma ci siamo anche noi e tante altre seppur, magari, non in primissima fila. Non dimentichiamoci poi della classifica sorpresa perché in ogni stagione c’è qualche outsider“.

Nonostante l’entusiasmo di affrontare una competizione così affascinante, Amirante evidenzia subito la problematica principale: “Sarà una stagione impegnativa soprattutto dal punto di vista organizzativo perché dovremo affrontare almeno una decina di trasferte lontane che si traducono in uno sforzo economico e logistico maggiore. A tal proposito non capisco perché la LND non abbia fatto uscire in contemporanea anche i calendari e lo stesso discorso vale per la Coppa Italia perché mi sarei aspettato una comunicazione più tempestiva. Io non gestisco il “Franco Ossola”, per cui dovremo muoverci in fretta per fare la richiesta al Comune e alla Questura, senza dimenticare che sabato ci sarà il Trofeo Peo Maroso (con le Juniores di Legnano, Solbiatese e Varese, ndr) per cui il terreno da gioco sarà già stato utilizzato per quel weekend. Se mi avessero avvisato prima mi sarei organizzato per tempo…“.

Sul blasone del Girone A, il numero uno biancorosso commenta così: “Sicuramente con nomi del genere in lizza il livello del campionato non può che essere alto. Fa piacere incontrare in particolar modo il Novara perché sfidarli fa ripensare a momenti indimenticabili neanche così lontani nel tempo; saranno due sfide dal sapore di professionismo. Per il resto tutte le partite andranno affrontate nella maniera migliore perché sarà un campionato lungo e difficile, nel quale però vogliamo dire la nostra“.

Vito Cera: “Delusi, giochiamo un’Eccellenza allargata…”

Non nasconde il proprio rammarico il focoso ds del Legnano (nella foto in alto) che si lascia subito andare con un commento tagliente: “Siamo delusi da questa decisione perché nel Girone A avremmo incontrato società blasonate del calibro di Novara, Varese, Sanremese e tante altre. Non parlo dei vari derby, per me il derby è solo contro la Pro Patria, ma mi spiace davvero tanto non poter vedere il Legnano confrontarsi in quel raggruppamento. Un girone quasi interamente lombardo? Sarò sincero: so benissimo che prendere queste decisioni non è facile e in qualsiasi caso ci sarà sempre qualcuno insoddisfatto, ma un campionato come la Serie D non può permettersi di avere nello stesso girone 19 squadre provenienti da un’unica regione. Parliamo di un campionato interregionale, bisogna andare fuori regione. Capisco che in questo modo tanti presidenti riescano a ridurre i costi, ma io non guardo il lato economico: così facendo si perde l’appeal stesso della categoria e si finisce per partecipare ad un’Eccellenza allargata“.

Accantonata la delusione, Cera analizza così il Girone B: “Sarà comunque un campionato molto difficile perché il calcio bergamasco e bresciano è davvero ostico. Non mancano le corazzate e, dal mio punto di vista, ci sono quattro squadre che partono avvantaggiate: Casatese, City Nova Sangiuliano, Desenzano Calvina e Sporting Franciacorta. Detto questo noi ci concentreremo al massimo per cercare di raggiungere l’obiettivo playoff e migliorare la posizione raggiunta lo scorso anno; ce la metteremo tutta. Coppa Italia? La Castellanzese è un avversario ostico che conosciamo bene: affronteremo quel match con l’impegno e la voglia di sempre cercando di andare il più avanti possibile“.

Andrea Ardito: “Rammaricato, concentriamoci sulla nostra crescita”

A qualche metro di distanza da Legnano, anche in casa Castellanzese si respira parecchia delusione e a spiegare il motivo è proprio il tecnico neroverde: “Non mi piace esser finiti nel Girone B perché lo reputo un raggruppamento poco affascinante; con tutte le squadre lombarde mi sembra più che altro una competizione regionale“.

Detto questo, però, Ardito sa bene che sarà il campo a dare il verdetto finale e aggiunge: “Poco importa chi troviamo, perché l’importante è concentraci su noi stessi, sulla nostra crescita e sull’ottenere il massimo. Chiaramente affrontare squadre forti ti aiuta a crescere, ma avrei preferito un girone con più blasone e più storia; lo dico da nostalgico del calcio d’altri tempi, ma anche perché per due anni ho allenato in questo gruppo e avrei preferito finire nel Girone A per conoscere un calcio nuovo. Favorite? Il Sangiuliano ha comprato il titolo e già solo questo fa capire la voglia che hanno di vincere; se a questo aggiungiamo i tanti colpi di livello dalla Serie C che hanno fatto non posso che indicarli come favoriti numeri uno. Anche la Casatese ha fatto un mercato importante, ma non dobbiamo tralasciare nemmeno Crema, Desenzano, Folgore Caratese, Franciacorta e Legnano. Sarà un campionato tosto, anche perché affrontare le bergamasche, che hanno nel dna uno spirito battagliaero, non è mai facile“.

Per concludere, spazio all’immancabile commento sulla Coppa Italia: “Sarà una bella sfida, un derby contro una squadra forte che è sempre bello affrontare. Forse avrei preferito giocarla prima dell’inizio del campionato, ma non importa: mi auguro che ci sia tanta gente allo stadio per tornare a respirare il calcio vero. Questo è ciò di cui abbiamo bisogno e sfidare il Legnano è sempre Calcio con la “C” maiuscola“.

Manuel Scalise: “Pensiamo solo a giocare e a far bene”

Tra la delusione e l’entusiasmo affrontati in precedenza, c’è spazio anche per l’indifferenza di Manuel Scalise, neo-alleantore della Caronnese. Indifferenza positiva, ovviamente, perché il tecnico sa bene cosa importi davvero: “Andiamo a giocarcela. Non mi sono mai interessato alle questioni extra-campo, tra chi diceva finiamo nel Girone A e chi nel Girone B, perché conta solo il verdetto dei 90′. Il campo comanda e il contorno non mi riguarda, sono tutti discorsi che lasciano il tempo che trovano“.

Dal canto suo, dunque, Scalise si vuole concentrare solo sulla sua Caronnese e conferma: “Sono tranquillo perché credo che serva solo lavorare bene, così come stiamo facendo, in modo da non aver paura quando si scende in campo. Vediamo cosa ne viene fuori, ma ci faremo trovare pronti nonostante i piccoli problemini fisici che ci portiamo dietro dall’inizio della preparazione. Situazione infortuni? Mi auguro di recuperare Rocco a breve e di avere a disposizione Esposito da settimana prossima. Nel precampionato abbiamo sempre giocato con Corno e Vitulli alternando qualche under: i giovani devono giocare, ma è devono anche avere il tempo di allenarsi, crescere ed entrare in campo al momento giusto. I segnali da parte del gruppo sono comunque positivi“.

Mercoledì 22 settembre la Caronnese sarà impegnata nella sfida di Coppa Italia contro il City Nova Sangiuliano e Scalise ha già le idee chiare anche da questo punto di vista: “Affronteremo una squadra ambiziosa. La scorsa stagione li ho affrontati in Eccellenza; quest’anno hanno cambiato tutto, preso giocatori di categoria e da Serie C, per cui sarà una sfida intrigante. Dal mio punto di vista è bello aver subito la Coppa perché così posso alternare i giocatori e dar spazio a tutti; non vogliamo sfigurare“.

Matteo Carraro

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