Come un fulmine a ciel sereno, l’addio improvviso di Michele Ruzzier ieri sera intorno alle 18:30 ha squarciato la nuova Openjobmetis targata Adriano Vertemati. La scelta inaspettatissima del play azzurro di esercitare la clausola di uscita dal contratto con i biancorossi per potersi accasare in una squadra che fa le competizioni europee, in questo caso la Virtus Bologna. A 5 ore dallo scadere di tale possibile uscita e senza dare alcun tipo di segnale in precedenza, Ruzzier ha stravolto i piani della Pallacanestro Varese sul mercato e le certezze in squadra.

La società era ormai convinta di tenere il giocatore ed aver così completato il parco italiani, mentre adesso invece dovrà rimescolare buona parte della costruzione del roster e soprattutto andare a cercare un nuovo regista titolare che, molto probabilmente, sarà straniero. E’ complicatissimo infatti poter trovare ad oggi sul mercato un playmaker italiano e dell’affidabilità di Ruzzier libero e disponibile.
Una situazione davvero particolare quella del play italiano che sì fa il grande passo della carriera a livello di prestigio di squadra ed economico, ma come crescita personale e di possibilità di prendersi la scena fa un passo indietro netto e chiaro.
Ruzzier a Varese sarebbe stato il faro del nuovo progetto, in un percorso di crescita che lo aveva già portato a grandi risultati quest’anno anche a livello di Nazionale. Ora sarà molto più complicato a Bologna ritagliarsi un ruolo da protagonista ma ha tutte le carte in tavola per poterlo fare.

Un addio che ha lasciato sorpresi molti tifosi che, ovviamente, si sono scatenati sui social rispetto a questa notizia, tra incredulità, delusione come esprime Massimo Marzioli nel suo commento: ”A parte la sensazione di un piccolo tradimento verso la nostra Varese, qualcuno mi spiega perché un giocatore che avrebbe avuto in mano le chiavi di una squadra in fieri ma con delle buone premesse vada a Bologna a vedere il campo una volta ogni morte di Papa? Terzo/quarto play dopo Teodosic o suo sostituto, Marcovic e Pajola, ma quando pensa di vedere la palla non solo il campo? Ma chi li consiglia questi ragazzi?”, seguito a ruota da un amareggiato Luca Azzarello: ”Beh un anno ad aspettarlo, 3 partite da play titolare in serie A alla fine… Credo che potremo trovare di meglio. In bocca al lupo cmq, e auguri x l’anno prox a 4 min di media” ed anche Alberto Rampinini riporta la parola delusione come mantra del suo messaggio: ”Uno che ti saluta un paio di ore prima della chiusura del contratto non merita Varese, siamo stati mesi ad aspettarlo, poi qualche buona partita… Ma troppo poco, vada pure che di panchina in qualche altra società ne farà molta… Delusione.”

Una perdita che per quanto mascherata dall’orgoglio dei tifosi, feriti da questa scelta, scatena un’ironia carica di rabbia sportiva, come esprime il messaggio di Paul Cauvin che dice: ”Ti ritroveremo con piacere a Varese per vederti girare gli asciugamani…. Forse… Un bel tacer non fu mai scritto” o Luca Gavioli: ”Ce ne faremo una ragione, campioni come lui ce ne sono pochi in giro”.

Molti tifosi però sembrano non essere toccati da questo addio, relegando Ruzzier ad un ruolo di mediocrità, nonostante le ottime cose dimostrate nella seconda parte d stagione, come dice Maurizio Esposito: ”Inguardabile e irritante per tre quarti di stagione. Tanti saluti…. sarà la nostra fortuna”, oppure Emilio Bresciani, che pensa già al futuro: ”La sua perdita? Il nostro miglior ACQUISTO!!!!! E ora play USA!!!!!”, Massimo Bossi, che non vede in Ruzzier una grossa perdita: ”Allibito l’anno scorso quando è stato annunciato come play titolare contentissimo oggi per la partenza di un giocatore mediocre”, seguito a ruota da Franco Restelli: ”Non una grossa perdita c’è di meglio, altro che si brucerà. Ciao” e Toti Ruta: ”Non è che abbiamo perso chissà cosa… Era scarso. Gentile come acquisto italiano è top! Dobbiamo beccare bene gli stranieri e si vola”.

Tra i tanti messaggi quasi d’indifferenza, che mascherano una grossa delusione, c’è anche chi riesce ad esprimere tutta la sua tristezza per l’addio, come dice Nonno Matto: ”Mi dispiace tanto il ragazzo mi piaceva comunque auguri x la tua carriera”, seguito a ruota da Marco Ferretti: ”Di male in peggio, giocatore in crescita che se ne va”.

Alessandro Burin

1 commento

  1. Un giocatore molto mediocre, sia in campo che fuori, tre quarti di campionato penosi e persona di rara antipatia. E poi gran pezzo di m….. con totale mancanza di rispetto per Varese! Certa gente meglio perderla che trovarla.

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