Guglielmo Willy Caruso è ufficialmente un nuovo giocatore della Openjobmetis Varese.

Il lungo campano arriva nella Città Giardino come secondo acquisto di questa estate del mercato biancorosso con le stigmate del predestinato e la speranza che possa dimostrare tutto il suo potenziale e le sue doti.
Un augurio reso ancora più concreto dal fatto che Caruso avrà la possibilità di lavorare con un coach che è tra i migliori a valorizzare giovani talenti, a saperli gestire e guidarne al meglio il percorso di maturazione senza bruciarli troppo presto, ovvero Adriano Vertemati.

A dire la verità Caruso, classe 1999, ad oggi ha già dimostrato di avere le carte in regola per diventare un grande giocatore, come l’esperienza in A2 giovanissimo con la Cuore Napoli dimostrò, in un’annata che chiuse con 8.3 punti di media, prima di volare oltre oceano e stare tre anni alla Stanca Clara University, dove ha completato ed implementato la sua formazione umana e di giocatore.
Un acquisto futuribile come spesso suole dirsi in questi casi ma sul quale i biancorossi credono molto, ed il contratto da 2 anni più opzione per il terzo dimostrano come il percorso di crescita da fare sia lungo ma non troppo e la prospettiva di avere Caruso centrale in squadra è davvero forte e concreta.

Un arrivo che piace ai tifosi varesini, consci delle qualità del ragazzo e di quell’apporto che potrà dare anche dalla panchina alla squadra, sognando magari di vederlo esplodere come ha fatto De Nicolao quest’anno, come dice Paolo Sarzola: ”Benvenuto! Siamo sicuri che ti vedremo crescere, forza Guglielmo!”, seguito a ruota da Matteo Cremona: ”Bel prospetto, speriamo possa far meglio dei suoi predecessori italiani in quel ruolo”.
Un cognome quello di Willy che ricorda molto anche del mondo musicale ed infatti Maurizio Gasperi non perde l’occasione per augurarsi che possa fare la voce grossa anche in campo: “Speriamo sia uno dei tenori…”.
Un giocatore che deve ancora crescere molto e sgrezzarsi come si suol dire, come ricorda Luca Murano: ”Speriamo che il Vertemati lo sgrezzi…”, in un percorso a Varese che anche nel caso in cui esplodesse in tempi brevi, i tifosi si augurano possa essere lungo, come dice Ezio Pairana: ”Benvenuto! … ma non per toccata e fuga“.

Alessandro Burin

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