Con la salvezza già in cassaforte, il Città di Varese ha bisogno di nuovi stimoli per continuare a far punti (inutili ai fini del campionato, ma fondamentali per il morale) in vista della prossima stagione. Se la squadra ha risposto parzialmente presente nel pareggio di Saluzzo, lo stesso non si può dire dei tifosi sui social che, questa volta, sono apparsi più spenti.

Ciò non significa che la passione per i colori biancorossi sia venuta meno; anzi, la presenza di un manipolo di tifosi ieri pomeriggio a Saluzzo la dice lunga sul calore di questa piazza e il countdown per tornare a ripopolare la tribuna del “Franco Ossola” (domenica alle 16.00 contro il Bra) è già cominciato. Semplicemente, i supporter biancorossi sanno che ormai da questa stagione non si può più chiedere nulla al Varese, se non l’impegno negli ultimi 270 minuti, e quasi tutti sono perlopiù orientati a settembre.

E, infatti, è Salvo Ok a riassumere questa linea di pensiero: “Ormai il più è stato fatto, la riconferma della Serie D, e considerando l’annata tra alti e bassi va bene così. Anche oggi altro risultato positivo unito alla scia di un bel finale di stagione; va bene COSÌ. Forza Varese: si chiude una stagione con dei buoni propositi per la nuova”.

Andrea Catella è ben consapevole di quali debbano essere i buoni propositi: “Se a questa squadra l’anno prossimo aggiungiamo il grande pubblico del Varese, Chessa davanti, un portiere esperto e il ritorno di Repossi andiamo subito in Serie C. Forza Varese!”.

Il tema del portiere è stato un argomento toccato a più riprese durante l’anno e sia Siaulys sia Lassi sono finiti più volte al banco degli imputati. Per questo motivo Matteo Tencaioli si unisce alle previsioni del calciomercato scrivendo: “Vanno presi due portieri per la prossima stagione”.

C’è però anche un piccolo spazio per la partita che, per certi versi, ha ricordato il cammino del Varese di qualche mese fa: una squadra che gioca bene e crea tanto, ma non finalizza e viene punita alla prima occasione. Non a caso Walter Kaz commenta: “Altri due punti buttati, loro solo un tiro in porta”.

Sicuramente, da questo punto di vista la squadra non è ancora matura come Ezio Rossi vorrebbe e lo stesso mister lo ha ammesso nel dopogara: “Dobbiamo fare mea culpa”. Un commento che però non è piaciuto a Leo Rossoni: “Caro mister, perché scomodare la lingua latina quando basterebbe avere un portiere che non prenda gol ad ogni calcio d’angolo e attaccanti che la buttino dentro quando va buttata?”.

Ciò significa che qualche problema c’è ancora, ma resta il fatto che la squadra è giunta ieri all’ottavo risultato utile consecutivo: una serie importante che dimostra, a prescindere dalle defezioni sottoporta, il processo di crescita del Città di Varese. Una crescita che dovrà continuare in maniera esponenziale se l’anno prossimo si vuole raggiungere davvero la Serie C.

Matteo Carraro

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